
Luglio in città e rebus del mercato: "Ora basta con le improvvisazioni"
Confesercenti parla di "improvvisazione". Il caso è quello delle modifiche appena decretate dall’amministrazione comunale in merito all’assetto del mercato cittadino durante gli eventi del Luglio Pistoia. "Partiamo dal fatto che per quanto ci riguarda abbiamo sempre sostenuto la necessità del mantenimento del mercato nel centro storico – spiega una nota – . Riteniamo essere questa la posizione condivisa sia dagli operatori del mercato bisettimanale che dai commercianti in sede fissa. Altra cosa però è quella di seguire un metodo fondato nel correre dietro all’improvvisazione che causa, ovviamente, problemi agli operatori del mercato". "Nella scelta profusa dall’amministrazione di mantenere sì il mercato in centro, ma al tempo stesso disperdere una parte degli operatori in Piazza San Francesco ed alcuni altri in Piazza dello Spirito Santo denota comunque la mancanza di un’adeguata programmazione che – prosegue Confesercenti –, anche con il contributo della associazioni di categoria, chiamate ad esprimersi a solo a fatto compiuto, siamo certi avrebbe portato sicuramente migliori risultati".
Polemica dura. "Che gli operatori del mercato, tutti, non vivono una situazione economica favorevole è cosa detta ed evidente – si legge ancora – . Trovarsi a dover organizzare il proprio lavoro soltanto a pochi giorni dall’inizio degli eventi del Luglio Pistoiese è un dato di fatto. In questi giorni sono ancora molti gli operatori del mercato che non sono in grado di comunicare alla propria clientela dove saranno collocati tra soli pochi giorni. Per questo motivo riteniamo che la qualificazione del mercato cittadino, non ha trovato adeguato ascolto da parte dell’amministrazione ed a tutt’oggi riqualificare il mercato rimane una questione posta ed ancora purtroppo aperta".
Allo stesso tempo Confesercenti rileva che "non ha mai fatto mancare la sua collaborazione e nemmeno fatto mancare supporto al Comune ed approvazione laddove si siano raggiunti determinati obiettivi. Ma al contempo non possiamo non mettere in evidenza questioni che non si vogliono risolvere per il bene degli operatori del mercato e della città tutta".