LINDA MEONI
Cronaca

L’orgoglio della Gtg: "Un grande investimento tra bellezza e innovazione. Non ci fermeremo qua"

L’intervista a Fabrizio Tesi, ’patron’ dell’azienda vivaistica con sede a Badia "Il centro sarà aperto a tutti, sempre. Sia un punto d’incontro per la comunità".

Un momento della visita al Naturart Village (Acerboni/fotoCastellani)

Un momento della visita al Naturart Village (Acerboni/fotoCastellani)

Coloro che abbiano avuto occasione di conoscere la storia di Giorgio Tesi Group lo sanno. Da queste parti il segreto sono le persone. E quindi la famiglia, la comunità e una vocazione chiara che si è fatta missione: raccontare una storia. La propria sì, che è diventata motivo di business, legandoci assieme quella di una città, Pistoia, che rivendica a giusto titolo il proprio posto nel mondo. Oggi quella storia si arricchisce di un nuovo capitolo, coronamento di un sogno incarnato da un luogo, il Naturart Village, riassunto e raffinata esaltazione di quel che è stato e quel che sarà. Comunità e territorio sono anche stavolta le parole chiave, come racconta Fabrizio Tesi, legale rappresentante di GTG.

Cosa c’entra una struttura così trasversale con le piante?

"L’idea del Naturart Village risale alla pubblicazione del primo numero di Naturart, nata con l’obiettivo di offrire qualcosa di speciale alla comunità e alla città di Pistoia che andasse oltre il vivaismo puro. Da questa visione l’idea di un luogo fisico che incarnasse i valori della rivista e raccontasse la bellezza, la tradizione e l’innovazione di Pistoia e del suo territorio. Tutto questo lo abbiamo voluto condividere e sintetizzare in un luogo".

Che investimento ha comportato il Village e quanto è stata importante la fiducia del mondo bancario?

"Significativo, con una risposta positiva del sistema bancario. Ci sostengono istituti locali e nazionali, tra cui Unicredit, che hanno contribuito al completamento del piano finanziario. L’azienda ha partecipato attivamente con un consistente apporto di equity. Il supporto ricevuto testimonia la fiducia consolidata nel nostro gruppo".

Naturart Village significa anche nuovi posti di lavoro…

"Sì, oltre che la generazione di significative economie per l’indotto connesso alla realizzazione e al mantenimento della struttura, coinvolgendo in qualità di fornitori diverse imprese del territorio. Nel settore food si sono concretizzate molteplici opportunità occupazionali. A proposito di lavoro, non posso non ringraziare le tante persone che si stanno impegnando per arrivare in tempo all’inaugurazione".

Che tipo di pubblico e clientela vuole attirare il Village?

"Il centro sarà aperto a tutti, sette giorni su sette. Nella parte food ci saranno operatori che nei rispettivi settori rappresentano un’eccellenza. Nello showroom aziendale sarà possibile ammirare le nostre migliori piante e nell’angolo shop acquistare bonsai e piante grasse. Completano aree destinate ad ospitare convegni ed eventi e il parco di oltre trentamila metri quadri. Un’offerta eterogenea".

Che obiettivi si è data l’azienda con questa apertura?

"La nostra ambizione è di trasformare il Village in un vivace punto di incontro per la comunità, un motore per la valorizzazione del patrimonio verde locale e un palcoscenico per l’eccellenza dei prodotti tipici toscani".

La Fondazione, l’editoria, Giorgio Tesi Junior, lo sport, la cultura: come si può fare tutto e farlo bene?

"Grazie alle persone. Quelle che condividono i nostri valori e con convinzione li concretizzano. Un ringraziamento particolare lo rivolgo a mia figlia Sara e a mia nipote Francesca, da poco ai vertici della Fondazione, ai volontari del Comitato di indirizzo della stessa, a Irene e a tutto lo staff della Giorgio Tesi Editrice, a Giacomo Galanda, responsabile dei progetti sportivi e a tutti i nostri dipendenti e collaboratori nel loro lavoro quotidiano".

E adesso? Si tira il fiato o c’è già altra carne al fuoco?

"Abbiamo acquisito una vasta area attigua alla sede centrale di Pistoia. Questo ci consentirà di ampliare il polo logistico e le aree dedicate a uffici e produzione di piante in vaso tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Ricerca e sviluppo sui temi della sostenibilità vanno avanti: molto presto ci saranno grandi novità".

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