"L’inceneritore deve chiudere". Consiglio comunale straordinario

Stasera alla Smilea si discutono i quattro punti all’ordine del giorno proposti dall’opposizione. Si chiede di ribadire la volontà di porre fine all’attività dell’impianto come fu stabilito nel 2018.

Oggi, alle 20.30, nella sala consiliare di villa Smilea si terrà il consiglio comunale straordinario sull’inceneritore chiesto dai due gruppi di minoranza Centrodestra per Montale e Insieme per Montale. Dopo le due commissioni consiliari di Montale e di Agliana, dedicate alla illustrazione delle tre proposte sul futuro dell’impianto, quella di stasera è la prima occasione in cui la questione sulla riconversione o ammodernamento viene portata di fronte al consiglio comunale di una delle tre amministrazioni (Montale, Agliana e Quarrata) proprietarie del termovalorizzatore. I punti all’ordine del giorno proposti dai due gruppi di opposizione sono quattro, ma si possono tutti riassumere in un’unica posizione: ribadire la volontà di chiudere il termovalorizzatore già espressa all’unanimità in delibere approvate negli anni scorsi. Il Centrodestra propone infatti al consiglio, come primo punto, di deliberare:"Conferma e aggiornamento della propria deliberazione n° 94 del 30112018 avente come oggetto: manifestazione di volontà di chiusura dell’impianto di termovalorizzazione di Montale entro il 31122023". E’ noto che la data della chiusura era stata spostata alla fine del 2024 dopo un incontro tra i Comuni proprietari e la Regione Toscana nell’ottobre del 2022. Poi, nell’aprile del 2023, il Cis spa ha pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per la "riconversione eo ammodernamento" dell’impianto e un mese fa sono state comunicate le tre proposte pervenute: due di ammodernamento (una da parte di Ladurner e una da parte di Alia-Hera) e una di riconversione in un impianto per i funghi civili da depurazione (da parte di Iren Ambiente).

La proposta di Ladurner in realtà contiene due opzioni: ammodernamento del termovalorizzatore oppure compresenza di una linea di termovalorizzazione e un’altra di trattamento di fanghi civili. I gruppi di opposizione di Montale hanno considerato queste proposte e in particolare l’ammodernamento come un "voltafaccia" e un "tradimento" rispetto alla volontà espressa in precedenza dal consiglio comunale per la chiusura e riconversione. Infatti, oltre alla proposta di conferma della delibera del 2018 sulla chiusura, all’ordine del giorno del consiglio di stasera ci sono anche due mozioni di Insieme per Montale che vanno nella stessa direzione perché prevedono, la prima: "Un impegno contro ogni previsione e possibilità di prolungamento della vita del termovalorizzatore di Montale" e la seconda: "La conferma di volontà di chiusura dell’impianto di termovalorizzazione". Il quarto punto sull’inceneritore, proposto dal centrodestra, impegna la giunta: "A compiere un intervento presso gli opportuni organi della Regione Toscana per richiedere la variazione del piano regionale dei rifiuti in corso di approvazione". Si discuterà anche delle richieste di dimissioni del presidente della Commissione Ambiente Adriano Borchi presentate sia dal centrodestra che da Insieme per Montale.

Giacomo Bini