L’importanza dei fatti e della verità Torna la kermesse "Fact checking"

La manifestazione ideata da "Lo spazio" rilancia e diventa itinerante: domani alle 18 il debutto con Greppi

L’importanza dei fatti e della verità  Torna la kermesse "Fact checking"

L’importanza dei fatti e della verità Torna la kermesse "Fact checking"

Perché ancora oggi occorre parlare di Resistenza, foibe e antifascismo, perché ancora oggi è nella storia la risposta? Stare nel mondo e nel nostro tempo può essere semplice, a patto che prima si parta da qualcosa di incontestabile: la verità storica. Bistrattata, strumentalizzata, a volte banalizzata o persino canzonata, eppure la storia in quest’epoca fatta di facili voci strillate e megafoni guasti mai è stata così utile e necessaria. A tentare di fornir la bussola per orientarsi in quello che rischia di diventare un caotico "baccano" è un festival pistoiese dal titolo "Fact checking", messo in piedi dalla libreria indipendente Lo Spazio, dall’Istituto storico della Resistenza di Pistoia e curato dallo storico Carlo Greppi, voce di settore decisamente autorevole che per l’editore Laterza dirige una collana dal titolo omonimo nata proprio dall’assunto che la storia sia ormai tornata ad essere feroce campo di battaglia. Bugie e verità su fascismo e comunismo, sulle conseguenze del Risorgimento nel Sud d’Italia; e poi ancora: chi sono quegli italiani che devono venire prima di altri? E le foibe? Chi erano davvero i partigiani, avventurieri, ladri di polli, terroristi, vigliacchi o che altro? Molti i fatti da smontare e poi rimontare a partire da una base storica assunta come esatta, molte le "fake news" che disorientano ed è proprio in questa settimana di "Fact checking" dal 13 al 19 aprile che si ricomporrà il puzzle.

Tra le notizie (vere) che riguardano il festival c’è di sicuro l’alto gradimento e l’interesse suscitato dalla prima edizione lo scorso anno, tanto da metter le gambe e aver fatto valigia. Oltre alla costola pistoiese, che è poi la colonna portante del festival, la rassegna si muoverà in tutta la Toscana in una mappa dei luoghi della memoria della Resistenza e di valori democratici e antifascisti. Dimenticato il modello classico di lezione frontale, gli incontri si svolgeranno in forma aperta, a stimolare la riflessione, dove a tirar le fila sarà comunque sempre uno studioso ogni volta diverso.

L’appendice pistoiese del festival (appuntamenti a ingresso libero, tutti a Lo Spazio) che è poi quella che inaugura la rassegna tutta si apre giovedì (ore 18) con l’intervista reciproca tra Carlo Greppi e Giovanni Carletti, editor Laterza, sul tema ‘Raccontare la storia, raccontare storie’, per proseguire venerdì 14 aprile (ore 18) con un dialogo tra Alice Borgna e Tommaso Speccher sul tema ‘Fare i conti con il passato’. Ultimo tassello pistoiese sabato 15 aprile (ore 17.30) con la lectio magistralis di Giusto Traina che introdurrà i temi per la tavola rotonda a seguire che vedrà la partecipazione di altri autori, Chiara Colombini, Gianluca Falanga, Francesco Filippi, Eric Gobetti, Pino Ippolito Armino, con Giovanni Carletti. Intanto però, a precedere la parte pubblica, una serie di appuntamenti nelle scuole (per Pistoia il Liceo scientifico e il Liceo classico) previsti al mattino in questa settimana, condotti sempre da relatori autorevoli. Lasciata Pistoia, il festival (realizzato con il contributo di Conad e il patrocinio di Anpi e Cudir) comincerà a muoversi e lo farà fino al 19 aprile toccando Pontremoli e Sarzana, per poi allargarsi a Fosdinovo, Prato, La Spezia, Massa, Pietrasanta, Lerici e ancora Sarzana, Siena e Seravezza. Il tutto grazie a una rete di librerie indipendenti e alcune associazioni come Anpi, Arci e Archivi della Resistenza oltre che gli Istituti storici della Resistenza (oltre al capofila pistoiese, anche l’istituto spezzino e quello apuano) e alcuni musei della memoria (il Museo della Deportazione di Prato, Stanze della Memoria di Siena e il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo) che hanno sentito forte l’esigenza di condividere conoscenza del passato per la costruzione del mondo che verrà.

linda meoni