REDAZIONE PISTOIA

Libri usati: il boom frenato dalle incertezze sulla scuola

Quest’anno sono nettamente i più venduti in confronto ai nuovi, ma pesano i dubbi sulla riapertura e sulla ripresa dei programmi didattici.

Manca poco al trillo della campanella di settembre ed è caccia ai libri per l’anno scolastico che sta per cominciare. La edizioni più richieste? Quelle usate. Complice la crisi dovuta alla pandemia, le famiglie con figli in età scolare buttano l’occhio sul prezzo a ribasso. "Chi compra sceglie l’usato – racconta Alessandro Scalise, titolare con Gianfranco Greco della Libreria Via Laura, in corso Gramsci –. Anche i clienti abituali che gli anni passati preferivano le edizioni nuove, quest’anno sono passati alla seconda mano. E’ un mercato che cresce a vista d’occhio: otto anni fa quando abbiamo aperto a Pistoia, molti non conoscevano il mondo dei libri usati, ma poi con il passaparola c’è stato un boom".

La seconda mano conviene: "Se per una lista di libri nuovi si arriva a spendere circa 200 euro – continua il titolare –, il risparmio è di circa il 50% se i volumi sono di seconda mano. Ancora meglio se all’acquisto viene unita la vendita dei libri degli anni scolastici precedenti. In questo modo è possibile arrivare a risparmiare anche il 70%".

Parte però con il freno a mano tirato l’anno scolastico del Covid: "Se gli anni scorsi già da settimane avevamo la fila fuori dal negozio – speiga Scalise – quest’anno l’insicurezza della ripartenza si legge sul volto dei clienti. Molti aspettano a ordinare la lista definitiva dei libri per i figli, e anche il conto vendita dell’usato è andato al ribasso: i programmi con la didattica a distanza non sono stati terminati e le famiglie aspettano a rivendere i volumi dei figli perché potrebbero essere riutilizzati i primi mesi di scuola, appunto per riprendere le lezioni lasciate in sospeso. Una bella incognita la ripartenza nel mondo dei libri di scuola. Ma chi compra, ripeto, sceglie l’usato".

La seconda mano quest’anno sembra un vero affare, per il prezzo ma anche per la qualità, complice la poca usura dei libri di testo che non hanno avuto il tempo di essere strapazzati: "Vero – conclude il libraio – anche se da noi i libri di seconda mano sono sempre quasi come nuovi, perché facciamo una selezione accurata prima di acquistarli. Devono essere stati tenuti bene da chi li possedeva prima, non devono mancare pagine né essere troppo sottolineati: se non sono come li vogliamo e come chi li ordina vorrebbe che fossero, non andranno mai a finire nel nostro magazzino".

Benedetta Baronti