DANIELE BERNARDINI
Cronaca

L’ex Kartos, nuova asta. Una storia lunga vent’anni

Il prezzo base resta un milione e 181mila euro. Ma scende l’offerta minima. Il pasticcio legale: l’immobile è gravato da due decreti di sequestro penale.

Il complesso Kartos avrebbe dovuto ospitare 180 appartamenti

Il complesso Kartos avrebbe dovuto ospitare 180 appartamenti

Nuovo tentativo di cessione dell’area ex Kartos, in via Tevere. È fissata per questa mattina, alle 11, nello studio dell’avvocato Sonia Tripi a Pistoia, la vendita telematica asincrona dello storico complesso industriale della zona Sud, dismesso da oltre vent’anni. Il prezzo base resta un milione e 181.500, mentre l’offerta minima scende leggermente a 886.125. Il termine per la presentazione dell’offerta scadeva ieri alle 12. È l’ottavo tentativo di vendita che viene fatto per l’area ex Kartos. Lo scorso dicembre, Il prezzo base era sempre di un milione e 181.500 euro, mentre l’offerta minima era di 886.500 euro. Dal 2022, quando la ex Kartos era valutata 2,8 milioni, si sono tenute numerose gare tutte andate deserte. Oltre alle condizioni in cui versa la struttura, non bisogna dimenticare che l’immobile è gravato da due decreti di sequestro penale. Il creditore procedente ha già presentato istanze di dissequestro ai tribunali di Roma e Velletri. Nelle aule del primo il ricorso è ancora pendente, mentre il secondo ha respinto l’istanza dicendo che il ricorrente non era legittimato ad agire, che spetta al futuro acquirente. Il tribunale di Velletri comunque ha stabilito che il procedimento penale non ferma la futura vendita. Una volta era la sede di una grande azienda cartotecnica, dove lavoravano oltre 110 persone.

Nel 2005, il complesso Kartos, nell’area di via Tevere, venne acquistato per circa sei milioni di euro. Avrebbe dovuto ospitare tra i 100 e i 180 appartamenti, due medie strutture commerciali di vendita, un centro ricreativo per la zona Sud e, addirittura, un nuovo complesso scolastico. Dopo 18 anni trascorsi senza fare alcun passo avanti, il grande immobile e i terreni adiacenti, ancora non è dato di conoscere il futuro di questo complesso. La possibile realizzazione di un nuovo complesso scolastico in questo punto della città ha sempre incontrato problemi legati al vincolo idrogeologico. Resta aperta comunque la questione legata al sequestro penale finalizzato alla confisca. Il Comune non potrebbe mai comprare un immobile su cui grava un provvedimento del genere, perché la sentenza del tribunale di Velletri non blocca automaticamente la vicenda penale. Superata questa difficoltà, l’amministrazione dovrebbe fare i conti con lo smaltimento totale dell’Eternit e i lavori successivi.

Daniele Bernardini