
L’entusiasmo del Grifone: "Alla Giostra pronti a stupire nel segno della continuità"
Un rione attivo, vivo, che è riuscito a riaccendere la passione che per altro a Porta al Borgo non si era mai sopita. Il Grifone si presenta alla Giostra dell’Orso 2024 sostanzialmente con pochi cambiamenti rispetto allo scorso anno. "Abbiamo confermato gran parte della squadra – dice il presidente Massimiliano Di Niso Bucci – preferendo lavorare con gli stessi cavalli e cavalieri e facendo solo qualche aggiustamento. Il nostro obiettivo è quello di crescere e fare sempre meglio, poi la Giostra è imprevedibile e può succedere di tutto. Come rione siamo attivi tutto l’anno e questo ha fatto crescere l’entusiasmo e il senso di aggregazione tra i rionali che hanno risposto sempre in maniera positiva. In questo periodo la concentrazione è tutta sulla Giostra, intesa come corsa ma anche come contorno – precisa –, perché sostengo che anche la parte che riguarda la sfilata storica e tutto il folclore reciti una parte fondamentale per la riuscita della manifestazione. I margini di miglioramento ci sono e già la sfilata di apertura lo ha dimostrato visto che quest’anno i numeri in termini di presenze tra società partecipanti e figuranti sono raddoppiati".
Siamo d’accordo con il presidente del Grifone che il corteggio storico rivesta una parte fondamentale del 25 luglio. Chi invece lavora per portare cavalli e cavalieri sempre più al top sono i due responsabili della Giostra del rione, Giacomo Cresci e Giacomo Primieri. Il Grifone lo scorso anno chiuse al terzo posto ma in Porta al Borgo più che voglia di riscatto c’è la voglia di continuare a crescere e fare bene. "La Giostra dello scorso anno è andata oltre le aspettative – dicono –. Può apparire strano essendo arrivati terzi ma la squadra ha dato il massimo dimostrando di poter essere competitiva. Cosa manca per fare un passo in più? Abbiamo corso con due amazzoni giovani che sono state bravissime ma che hanno pagato lo scotto dell’emozione, un aspetto importante in piazza".
Una corsa che con questo regolamento si è fatta più livellata ed a fare la differenza sono veramente i particolari. "La pista – proseguono – ha un fondo molto più morbido che garantisce una maggiore sicurezza, poi dover colpire il bersaglio ad ogni giro rallenta molto la velocità e rende la Giostra più livellata". Tra le amazzoni che lo scorso anno sono scese in piazza c’è Chiara Bartoletti, un cognome importante nel rione del Grifone e nella storia della Giostra: il padre Claudio è stato per ben tre volte Speron d’Oro. "Sono consapevole che il mio sia un cognome importante – dice Chiara – ma il babbo non me lo fa pesare, non si intromette e non parla di Giostra. Avere altre amazzoni in squadra è una bella sensazione perché fa capire che la Giostra è andata avanti in questi anni, è passata da essere una corsa prettamente maschile ad una aperta anche alle donne che hanno dimostrato di essere competitive. Il mio obiettivo? Dare il meglio cercando di portare in piazza quella sintonia con il mio cavallo che sono riuscita a creare durante gli allenamenti. Non sento la pressione di dover vincere ma solo la bellezza di esserci".
Maurizio Innocenti