LEONARDO BIAGIOTTI
Cronaca

Le aziende pistoiesi stupiscono Vinitaly

Vini nelle anfore e vegano, cialde speciali: ecco i prodotti che hanno stregato i buyer

I responsabili commerciali di Casalbosco

Pistoia, 14 aprile 2016 - Puntano su proposte originali, a farsi conoscere grazie ad un’idea. Le aziende pistoiesi che erano al Vinitaly che si è concluso ieri non occupavano grandi spazi fisici, ma sono riuscite comunque ad entrare nella testa di molti potenziali buyer. Merito del vino elevato in anfora di Casalbosco e del cantumatto di Desideri, del cabernet sauvignon Fuor Civitas pensato soltanto per la vendita nella provincia di Pistoia, un brand da legare alla Capitale della cultura, e della voglia di rinnovarsi e di crederci, con Desideri pronto a tornare a Montecatini con un laboratorio di produzione più grande e un punto vendita che impiegheranno almeno tre persone in più rispetto all’organico attuale. Casalbosco al Vinitaly aveva un’elegante postazione al centro del padiglione riservato alla Toscana. In bella vista tutta la linea di produzione: dal Chianti tradizionale alla riserva, dal Terrecotte all’Orchidea. Quella alla base del Terrecotte è un’idea interessante: si tratta di merlot e sangiovese in purezza che vengono elevati esclusivamente in anfore, sei mesi sulle bucce e sei mesi senza. Una riscoperta di un antico modo di fare vino che vuole essere anche un nuovo modo di concepire il prodotto: meno legno, meno vaniglia, meno omologazione per avere maggiore originalità. «Stare sul mercato oggi è difficile, è necessario pensare a prodotti nuovi, accattivanti e noi lo abbiamo fatto», commenta Diego Tazioli, responsabile commerciale Italia. «In più stiamo ottenendo la certificazione vegana», aggiunge Eleonora Ciardi, responsabile commerciale estero. L’azienda ha investito nelle vigne e in nuovi serbatoi avviando una collaborazione con l’enologo Giuseppe Rigoli, mano esperta dalla quale escono molti ottimi vini Carmignano sulle colline pratesi. C’è anche spazio per il sociale: su ogni etichetta c’è una ‘R’ dorata per ricordare Raffaella Becagli (la famiglia Becagli è proprietaria di Casalbosco) morta tragicamente all’estero. La linea dedicata a lei, Orchidea, ha anche un valore solidale: una parte del ricavato delle vendite finisce alla Fondazione Firmo che si occupa di ricerca sulle malattie ossee ed è nata proprio per ricordare Raffaella.

Nel salone dedicato all’olio e al cibo, a Verona, c’era invece l’azienda della famiglia Desideri, storica produttrice delle cialde di Montecatini. Giacomo Desideri, che rappresenta la quarta generazione, ha portato in fiera il cantumatto, un ibrido nato dalla ricetta dei cantuccini rielaborata. Si tratta di una cialda con una forma a fiore (che viene data a mano) pensata per essere parte integrante di un vero dessert, da accompagnare con gelato, panna o semplicemente frutti di bosco. «E’ un prodotto nuovo, non il semplice biscotto da inzuppare, un’evoluzione verso un dessert completo - sottolinea Desideri - Questa esperienza al Vinitaly è stata importante. Adesso investiremo per ingrandirci. Riporteremo la produzione a Montecatini e dentro il laboratorio ci sarà anche un nuovo punto vendita. Inoltre faremo visite guidate per attirare i turisti, sfruttando l’eco della Capitale della cultura ma anche alimentandola». Desideri a Verona ha annunciato anche le future assunzioni di un pasticcere e due addetti alla vendita al banco. Per inviare le candidature scrivere a [email protected].