Lavori ai ponti di Pracchia. Slittano i primi interventi

Il programma dei due cantieri prevede una durata di circa tre mesi . I timori dei residenti: "Non vogliamo ritrovarci il paese spezzato in due".

Lavori ai ponti di Pracchia. Slittano i primi interventi

Lavori ai ponti di Pracchia. Slittano i primi interventi

A Pracchia iniziano tra una settimana i lavori sui due ponti del paese. In un primo momento era stato ipotizzato di dare il via agli inizi del mese, poi spostato al 10 su richiesta di Rete Ferroviaria Italiana, adesso si parla tra il 17 e il 20 per acconsentire a esigenze della ditta che ha vinto l’appalto. La gente di Pracchia spera che non ci siano altri rinvii perché, tenendo conto che i lavori dureranno 90 giorni, siamo già alla fine dell’estate. Il primo a essere interessato è quello che garantisce l’accesso alla "Perla dell’Appennino" esattamente di fronte alle stazioni ferroviarie che un tempo insistevano sul grande piazzale: quella della Fap, ormai ridotta a un rudere, e quella delle Ferrovie dello Stato, il cui servizio di trasporto dovrebbe tornare in attività da lunedì 10 giugno con la riattivazione della linea, sospesa per lavori da alcune settimane. L’intervento di consolidamento di ponte e spallette, è previsto inizi con la demolizione del muretto dell’ex albergo Appennino, posto all’imboccatura del ponte, necessario per permettere ai mezzi pesanti di fare la curva ed entrare sul ponte, che sarà gestito a senso unico alternato. Di quello davanti all’albergo Melini se ne parlerà in seguito, quest’ultimo era già stato protagonista di un intervento importante con il posizionamento di una serie di massi ciclopici, posti per limitare la capacità erosiva del fiume, nelle zone a monte e a valle del ponte.

Certo iniziare i lavori con tre rinvii consecutivi non tranquillizza. Gli appalti sono stati affidati a due diverse ditte e con due diversi direttori dei lavori. Quindi per le tempistiche siamo nel campo delle ipotesi; per il cantiere Ponte del Melini, è stata disposta la riattivazione ma non indicata la data d’inizio lavori. L’importo comunque ammonta a 214.329,22 euro. In entrambi i casi si farà ricorso alla chiusura parziale del traffico veicolare, mettendo in atto il senso unico alternato. La paura espressa dai residenti era quella di trovarsi il paese spezzato in due con l’impossibilità di garantire anche i servizi di emergenza, paura espressa a chiare lettere nel corso delle assemblee pubbliche che hanno preceduto l’inizio dei lavori. In questa sorta di limbo che si preannuncia, il paese vive con il fiato sospeso: nel mese di ottobre, nella mezza giornata in cui il ponte del Melini, posto a metà del paese, rimase chiuso, gli incassi delle attività interessate furono pari a zero. Un lusso che nessuno può permettersi. Almeno il problema di trovarsi il paese diviso in due sembra scongiurato ma, quest’anno ricorre il ventennale della scomparsa di Tiziano Terzani ed è naturale ipotizzare un aumento dei flussi turistici, i cantieri sui ponti non aiutano.

Andrea Nannini