L’arte di Pistoletto per la crescita sociale

Dopo trent’anni il grande ritorno del maestro con la mostra diffusa "Costellazione": le sue opere in cinque luoghi simbolo

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Passato e presente siedono allo stesso tavolo e dialogano con una contemporaneità sorprendente. Accade allora, saliti al primo piano dell’Antico Palazzo dei Vescovi, di scorgere una imponente "Venere degli stracci" che guarda la medievale piazza del Duomo a farci presente sì della possibilità di un dialogo che diversamente apparirebbe impossibile, ma anche di come opposte dualità – la bellezza e la perfezione da un lato, lo scarto e la lacerazione dall’altra – siano capaci di creare resistenti convivenze. Quasi trent’anni dopo quel felice momento che rappresentò il primo seme del ‘Progetto Arte’ – il manifesto che grida la totalità dell’arte e la responsabilità sociale di cui l’artista deve farsi carico –, l’artista biellese Michelangelo Pistoletto, oggi alla vigilia dei 90 anni, riprende il filo di quel discorso e dà vita a quella che lui chiama "mostra costellazione", cinque sedi diverse per una stessa esposizione che vuole ragionare attorno al cambiamento sociale, capace di creare collegamenti inediti e recuperare la relazione città-territorio. Antico Palazzo dei Vescovi, chiesa di San Leone, Biblioteca Fabroniana, Palazzo Fabroni e Osservatorio Astronomico di Pian dei Termini (montagna pistoiese), queste le sedi di "Pistoiletto Pistoia", non sono mai state così idealmente vicine, unite l’una con l’altra dal fuoco che anima da sempre l’opera del maestro Pistoletto e che vuole l’arte investita dell’importante ruolo di motore del cambiamento.

In mostra fino al 25 settembre alcune delle sue opere più iconiche come appunto la "Venere" ma anche "Love difference-Mar Mediterraneo", "Tempo del giudizio", "Terzo paradiso" o "Porta Segno Arte" assieme alla celeberrima scultura da passeggio qual è "Sfera di giornali" realizzata però in una versione tutta pistoiese che ieri per la città ha compiuto il suo simbolico tragitto tra le sedi della mostra. "A distanza di quasi trent’anni la Fondazione Caript, Pistoia Musei, Pistoletto e la Fondazione Città dell’arte di Biella lanciano questa nuova iniziativa – ha presentato Lorenzo Zogheri, vertice dell’ente Caript – che siamo certi rappresenterà una tappa fondamentale nel percorso culturale della città. Creazione e memoria sono il filo conduttore di questo appuntamento che si dipana in luoghi assai diversi ma accomunati dal fatto di essere esatta espressione dell’identità del nostro territorio". "Passato e presente qui dialogano andando a creare un’azione artistica propositiva capace di innescare cambiamenti sociali – ha aggiunto la direttrice di Pistoia Musei Monica Preti –. Cinque le sedi che non vogliamo definire né tappe né stazioni, bensì passi che raccontano una strada da percorrere". A ciò che oggi "esiste" si aggiungerà poi la realizzazione di un "Terzo paradiso" nell’oasi del Padule di Fucecchio grazie al coordinamento di Intrecci Onlus, con il coordinamento di Saverio Teruzzi per Cittadellarte e Alessio Bertini per Pistoia Musei. "Viviamo in un tempo che è culmine del progresso artificiale – riflette Pistoletto –. Questo mondo artificiale meraviglioso e sì strepitoso che però danneggia la natura. Siamo dunque chiamati a far combaciare il percorso artificiale degli umani con l’universo. Non si trascuri infine la storia: ciò che abbiamo fatto per arrivare sin qui viene al pettine e deve essere nostra cura non buttare quel pettine, ma pulirlo".

L’evento - Dopo la conversazione e la performance di ieri, oggi un secondo appuntamento inaugurale: alle 18.30 all’Osservatorio astronomico della Montagna pistoiese, a Pian dei Termini, conferenza "L’origine dell’universo" e inaugurazione delle opere di Pistoletto "Lavagna del terzo paradiso" e "Autoritratto di stelle". Durante la conferenza il maestro e il fisico Guido Tonelli, senior scientist del Cern, discuteranno dell’origine dell’universo moderati da Emanuele Montibeller, presidente e fondatore di Arte Sella. Una riproduzione di "Autoritratto di stelle" accoglierà i visitatori all’ingresso, mentre nella sala convegni sarà collocata "Lavagna del terzo paradiso", una lavagna nera che racconta l’origine dell’universo secondo Pistoletto.

linda meoni