La vita nel Quattrocento. Ecco gli Statuti comunali

Quando le famiglie "dovevano" fare l’orto e "seminare cipolle e poponi". Presentata la nuova edizione di Cipriani, ristampata in ottocento copie .

Proibito giocare nelle piazze per non disturbare la celebrazione degli "uffici divini" nelle chiese. Ogni famiglia è tenuta a "fare orto" vicino a casa, seminando "porri, cavoli, agli, cipolle e poponi". Sono solo alcune delle regole contenute negli "Statuti comunali del 1415" che documentano la vita amministrativa di Agliana in quell’epoca ma, di riflesso, raccontano la vita sociale. Ieri, nella sala consiliare di Agliana, è stata presentata la nuova edizione degli "Statuti comunali del 1415" di Paolo Cipriani, ristampa in ottocento copie della prima edizione (del 1979, ormai esaurita) frutto delle ricerche di Cipriani, laureato in lettere antiche e da sempre dedito alle ricerche sulla storia locale. La nuova edizione è stata curata dal Lions club Quarrata Agliana pianura pistoiese e Paolo Cipriani ha collaborato alla nuova stesura. Con l’autore, hanno presentato il volume Umberto Mannelli presidente Lions club Quarrata Agliana pianura pistoiese e il sindaco di Agliana Luca Benesperi che ha ringraziato per questa importante iniziativa, che consentirà al Comune di dare questa pregevole opera, di grande rilevanza storica, in omaggio nelle varie occasioni. L’edizione del 1979 conteneva un’introduzione di don Sinibaldo Sottili (all’epoca parroco di San Michele) e di Renato Risaliti, in quegli anni sindaco di Agliana. Nella nuova versione c’è anche un intervento dell’attuale sindaco. Benesperi ha ricordato quanto evidenziava nel 1979 Risaliti: l’auspicio che altri giovani siano stimolati a proseguire nella ricerca della storia aglianese.

Cipriani: "Avevo avuto l’idea del libro qualche anno prima della pubblicazione. Dopo la laurea frequentavo la scuola di archivistica e trovai negli archivi di Stato di Firenze e Pistoia gli Statuti del comune di Agliana del 1415. Ci lavorai quattro o cinque anni. Fu possibile pubblicare il libro nel 1979 grazie al gruppo culturale Il Veggio che cofinanziò l’opera con il Comune. Oggi è molto più facile accedere agli archivi, si possono consultare su Internet. Quello che è più difficile è trovare persone interessate". Mannelli: "Abbiamo deciso di ripubblicare gli Statuti del 1415, per venire incontro al Comune nella necessità di ristampa, ricambiando la disponibilità dell’amministrazione nel mettere a disposizione spazi gratuitamente per gli eventi dei Lions". Mannelli ha ringraziato quanti hanno contribuito al progetto: Lions club della Piana, imprenditori aglianesi, la Fondazione Lions Distretto 108La, un consistente contributo di Mutua Alta Toscana (rappresentata ieri da Michele Marinozzi), Franco Pupillo che ha curato la ristampa e Paolo Pierucci, responsabile servizi culturali del Comune.

Piera Salvi