Oggi, martedì 19 luglio, alle 18, al centro culturale Il Funaro verrà presentato il libro di Laura Nervi ‘Le opere teoriche, frammenti e pensieri sparsi’ (Clueb). Il Funaro è un luogo che l’autrice aveva assiduamente frequentato e ora ospita l’evento al quale parteciperanno Nicoletta Negri (direttore artistico cine-televisivo a Roma, originaria di Pistoia) e i professori di letteratura italiana Isabella Becherucci (Università europea di Roma, fiorentina) e Giovanni Capecchi (Università per stranieri di Perugia, pistoiese). L’iniziativa segue, a un anno esatto, quella in cui, durante uno degli incontri ‘All’aperto’ organizzati dal comune di Pistoia, i tre curatori dell’opera (che saranno presenti al Funaro) Lorenzo Franchini, Luca Gesualdo e Simona Polvani, svelarono l’esistenza del corpus degli scritti di Laura e ne illustrarono l’appassionante, spaventosa vicenda. Laura, grande scrittrice pistoiese che si tolse la vita a 47 anni, aveva uno smisurato, versatile talento. Il volume contiene i suoi lavori di carattere forse più colto. Si tratta di ‘Natura ed assurdo in Heinrich von Kleist’, ‘L’arte nelle piazze virtuali’ e ‘Frammenti e pensieri sparsi’. Competenza e rigore nelle scienze umane, ma anche interesse per le nuove forme di espressione legate alla rete. Tensione esistenziale drammatica e quasi ‘apocalittica’, ma anche ironia, graffiante sarcasmo, forte dialettica tra eros e thanatos. Queste vengono indicate come solo alcune delle cifre essenziali della personalità di Laura Nervi. Era nata a Pistoia il 26 aprile 1971, in una famiglia borghese, originaria di Bergamo, ma radicata da molto tempo in città. Pur dimostrandosi vivacissima, Laura rivela ben presto una straordinaria attitudine allo studio. Eccelle in tutte le discipline: umanistiche, scientifiche e persino negli sport (in particolare, nel suo adorato tennis). Al liceo classico Forteguerri i suoi voti sono altissimi. Si distingue per personalità e spirito critico. Purtroppo già negli ultimi anni di liceo si manifestano i primi segni di quel male – crisi psicotiche, sindrome bipolare – destinato drammaticamente ad aggravarsi.
Tuttavia, nell’autunno del 1990 è a Milano: ha superato facilmente l’esame d’ammissione alla Bocconi. Eccelle anche alla Bocconi, dove però resta solo due anni, costretta da motivi familiari ad abbandonare Milano. Si orienta per Lettere e Filosofia a Firenze, previo soggiorno in Germania per apprendere il tedesco con fenomenale rapidità. Nonostante l’episodico riacutizzarsi della malattia, dovuto anche al brusco interrompersi di una relazione sentimentale con un ragazzo morto in un incidente stradale, Laura è ancora presente a sé stessa: viaggia per l’Europa, supera brillantemente gli esami, scrive. Nel 2002 si laurea con una tesi da 110 e lode su Heinrich Von Kleist, autore scelto non a caso, perché a Laura il tema del suicidio filosofico interessava purtroppo da tempo. Nel 2004, con l’opera teatrale ‘Il mercoledì delle cene’ ottiene una segnalazione al premio ‘Vallecorsi per il teatro’. E’ l’ultimo successo. Il male si aggrava, la costringe a frequenti ricoveri. Un primo tentativo la lascia menomata, il secondo, nel 2018, va tragicamente in porto.
Piera Salvi