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La società "influenzata" in tutta la sua storia Ecco i vecchi, nuovi influencer e i loro seguaci

Con l’industrializzazione gli intellettuali-guida si sono messi da parte. I social hanno fatto il resto

Gli "influencer" hanno preso sempre più campo nella società di oggi. Hanno tantissimi followers tra cui folle di ‘Millennials’. Sembra quasi che nessuno di noi sia in grado di scegliere qualcosa da solo, ma abbia sempre bisogno di essere indirizzato nei gusti, negli atteggiamenti e nel modo di pensare. Ma è sempre stato così? Una volta, questo ruolo importante era riservato agli intellettuali, che con le loro idee si proponevano di educare le masse verso un futuro migliore. Naturalmente il loro raggio d’azione era piuttosto limitato perché mancavano le casse di risonanze dei social. Tuttavia grazie a personaggi come Rousseau, Montesquieu, Voltaire si sono diffusi i grandi ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza, l’abc della nostra cultura occidentale. Anche i grandi poeti e scrittori romantici hanno contribuito attivamente alla vita politica e sociale del proprio tempo. Poi con l’avvento della seconda rivoluzione industriale e la nascita di una società di massa gli intellettuali si sono fatti da parte e sono nati i primi "mostri". Mussolini ha capito presto come sfruttare a suo vantaggio i mezzi di comunicazione e come "influencer" è stato imbattibile. Insieme al suo allievo prediletto, Adolf Hitler, ha provocato grandi catastrofi sobillando e inculcando nella società di massa i concetti di razzismo e diseguaglianza. Gli intellettuali oggi son opochi: Cacciari o i grandi direttori dei quotidiani che spesso indicano una linea sono un esempio. Ma a noi giovani piacciono più gli influencer perché quelli vecchio stampo sono difficili da seguire. Ma attenzione, per noi, gli influencer sono solo svago e non dobbiamo considerarli come guide!