REDAZIONE PISTOIA

La riabilitazione con gli studenti del ’Pacini’

PISTOIA Sono ancora "Pomeriggi in allegria" per un gruppo di studenti e studentesse dell’Istituto Filippo Pacini di Pistoia, un progetto...

PISTOIA Sono ancora "Pomeriggi in allegria" per un gruppo di studenti e studentesse dell’Istituto Filippo Pacini di Pistoia, un progetto...

PISTOIA Sono ancora "Pomeriggi in allegria" per un gruppo di studenti e studentesse dell’Istituto Filippo Pacini di Pistoia, un progetto...

PISTOIA Sono ancora "Pomeriggi in allegria" per un gruppo di studenti e studentesse dell’Istituto Filippo Pacini di Pistoia, un progetto promosso dalla onlus Noi del Pacini e svolto presso il centro La Fiaba di Pistoia. Il centro si occupa della presa in carico riabilitativa globale e multidisciplinare globale di bambini, adolescenti e giovani adulti con disturbi di autismo e pervasivi dello sviluppo. Un’importanza, quella dell’opera svolta dai ragazzi e dalle ragazze del Pacini, che è stata riconosciuta anche da Far.Com. con l’inserimento del progetto tra quelli vincitori del bando 2024 del circuito delle farmacie comunali. L’iniziativa ha previsto due visite in tutto al centro da parte dei ragazzi e delle ragazze (la prima il 29 novembre, la seconda nei giorni scorsi) per far trascorrere un pomeriggio in allegria ai piccoli ospiti della struttura con canzoni e animazione.

I ragazzi del Pacini sono stati accompagnati e coordinati nell’attività dalla professoressa Michela Cinquilli referente progetto e consigliere della onlus, sotto la supervisione di Francesca Pellegrini e delle altre operatrici che gestiscono la struttura per conto della cooperativa Il Cappellaio Matto Cooperativa. "Oggi – ha detto Cinquilli - viviamo l’urgenza di offrire ai giovani un’educazione che li orienti ai bisogni degli altri e sappia incentivare il senso dell’impegno. I giovani non aspirano a stare sul divano e sui social, ma vogliono essere coinvolti nel mondo reale, in una prospettiva di gioia e di accoglienza di quel dono gratuito che la loro sensibilità dona all’altro, che può essere un bambino, un anziano, un amico, un compagno e combattere così il muro dell’indifferenza. È proprio quest’ultima che uccide l’essere umano".