
Sara Palumbo con uno dei quadri esposti nelle vetrine dei negozi pistoiesi
Pistoia, 27 febbraio 2021 - Il rifiuto che imbocca la strada del riciclo, lo scarto che riprende vita, l’oggetto che pur nel suo evocare e palesare sporcizia, disagio, malattia anche, si spoglia della sua sconveniente quotidianità e improvvisamente diventa un quadro da guardare, uno spunto attraverso cui riflettere. Autori inconsapevoli sono, come li ha chiamati lei, gli “incivili ignoti”, ancora tanti, troppi che per leggerezza o per mancato spirito civico lasciano con indifferenza che le mascherine protettive che siamo costretti a indossare da quasi un anno cadano per terra diventando rifiuto urbano difficile da recuperare, uno sfregio nello sfregio alla situazione che viviamo. L’idea arriva da Sara Palumbo, insegnante di lingua francese all’istituto “Capitini” di Agliana, che proprio dal parlare di educazione civica in classe coi ragazzi ha finito per trarre uno spunto: cristallizzare quelle mascherine sporche e ormai inutili in delle cornici, come fossero quadri, accompagnate da delle frasi che vogliono sensibilizzare chi guarda sull’importanza di fare ciascuno la propria parte in difesa dell’ambiente.
Questi quadri, dodici in tutto, saranno esposti nelle vetrine di altrettanti esercizi commerciali del centro città che hanno aderito all’iniziativa. “In realtà – spiega lei – non ho inventato niente: ho ripreso quanto fatto dall’artista nizzardo Toolate che a Paragi ha raccolto da terra cinquanta mascherine in appena mezza giornata. Fino al dicembre scorso sulle mura delle vie della capitale francese sono stati esposti quadri al fine di sensibilizzare le persone a rispettare di più l’ambiente. A Pistoia invece in un’ora ne sono state raccolta ben venti di mascherine da marciapiedi, parchi e fermate dell’autobus, segno tangibile e visibile di inciviltà”. E così dal 27 febbraio e fino al 28 di marzo l’idea della prof Sara sarà a disposizione di tutti, attraverso le vetrine dei negozi di via della Madonna Max Pell e Franco Melani, Mannori calzature di via Buozzi, Lei Più, Andreini calzature e Grazia Shoes in via degli Orafi, Intimo Mariotti in via Pacini, Libreria Cino e Evergreen abbigliamento in via Cino, Guercini abbigliamento e Ottica Fotorama in via Vannucci e infine Civico 41 in via Curtatone e Montanara.
Dodici dunque i quadri esposti anche se, amara constatazione che fotografa la nostra maleducazione, vista la quantità di mascherine abbandonate questi avrebbero potuti essere assai di più. ‘Siamo in guerra sanitaria. Ogni guerra ha le sue vittime: teniamo fuori l’ambiente dal bollettino dei caduti in guerra’ o ‘Le mascherine ci proteggono dal Covid-19. Proteggiamo l’ambiente dalle nostre mascherine’ sono solo due delle frasi che accompagnano i quadri: “Sotto ogni mascherina incorniciata c’è un messaggio – prosegue Sara, che all’arte non si è mai avvicinata come autrice e che con questa iniziativa ha incontrato l’appoggio del Comune di Pistoia e dell’associazione Commercio Pistoia -, frasi che ho ideato io, mentre al fianco di ogni quadro ci sarà una targhetta con su scritto ‘ecco l’opera di uno sconosciuto’. Spero con questo piccolo gesto di lanciare un messaggio di civiltà ai miei concittadini”.
linda meoni