La potenza di Vivarelli rivive nel Battistero

Si apre oggi la mostra omaggio nel centenario della nascita del maestro. Le sculture più significative nel racconto della "Vita universa"

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"Scalpellino o ‘marmoraro’ tutt’una cosa con la materia e l’ambiente: un artigiano cioè, inteso nel senso più alto del termine": così, per dirla con le parole del grande Michelucci, che a partire dall’essenza tracciava un profilo, quello di un artista di grande sensibilità e potenza espressiva quale fu Jorio Vivarelli. E in quest’anno che si celebra il centenario della sua nascita ecco il primo dovuto omaggio, quello che si celebra a partire da una mostra dal titolo "Vita universa. Jorio Vivarelli scultore (1922-2008)" allestita nel Battistero di San Giovanni che oggi aprirà al pubblico (fino al 23 luglio; aperta dal lunedì al venerdì, ore 10-13 e 15-18, chiuso il martedì e apertura continuata il sabato e nei festivi). Dal senso e la fatica del lavoro manuale del "Renaiolo" del 1949 all’opera tra le più intense dell’artista, "Le madri" (1959), che attraverso la materia racconta la sofferenza delle donne che hanno perduto un figlio in guerra, fino al segno tangibile dell’amicizia profonda che lo legava all’architetto Oskar Stonorov (dal cui nome prende la villa sede della Fondazione di via Felceti) espressa in "Studio per ultimo taglio" (1970), i temi che Jorio affronta nel suo plasmar materia sono tanti e di un’umanità disarmante e profonda, tutta leggibile nelle dodici sculture che trovano collocazione in Battistero. A curare la mostra è Paola Goretti che ha selezionato le opere allo scopo di restituire uno spaccato esemplificativo delle diverse fasi della sua produzione e di quanto può essere ammirato nella sede della Fondazione dedicata a Vivarelli stesso, raccogliendo il tutto sotto l’espressione "Vita universa" coniata dal D’Annunzio che ben si sposa coi temi della vita, del cosmo, della nascita e della rinascita, tutti centrali nelle opere qui esposte.

A completare la mostra un catalogo che propone un saggio di Paola Goretti, schede di approfondimento sulle opere curate da Veronica Ferretti e un bell’apparato iconografico con immagini realizzate da Aurelio Amendola. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Jorio Vivarelli e gode del sostegno della Fondazione Caript e della collaborazione di Pistoia Musei e della Chiesa Cattedrale ed è la prima di una serie di iniziative celebrative attorno alla figura del maestro. La Fondazione Vivarelli, infatti, ha predisposto un fitto programma di eventi che prevedono il 12 giugno, giorno natale dell’artista, la celebrazione di una messa e una conferenza del professor Giacomo Bazzani. Sempre in giugno si svolgerà un’altra conferenza a cura del professor Gianluca Chelucci. A luglio sarà proposta una conferenza sugli anni di guerra e di prigionia di Jorio Vivarelli a cura del professor Filippo Mazzoni dell’Istituto Storico della Resistenza. Oltre a questo, in estate, a Villa Stonorov si svolgeranno numerose iniziative. In autunno, inoltre, sarà realizzata una mostra del grande disegno su carta della Crocifissione e, nel corso dell’anno, verranno allestite mostre di artisti che sono stati allievi di Vivarelli o suoi contemporanei.

linda meoni