Luci accese allo stadio "Melani" per la presentazione della Pistoiese 20222023. Un gruppo di bambini del settore giovanile arancione con i palloncini arancioni e blu ha fatto la sua passerella all’interno dello stadio. Palloncini che sono stati lasciati volare in cielo , un gesto simbolico come a voler significare la speranza di voler vedere volare in alto la Pistoiese.
La speranza che i circa 200 tifosi arancioni hanno espresso a chiare lettere con cori d’incitamento nei confronti della squadra. "Ringrazio i tifosi, i soci della Holding per essere venuti questa sera a festeggiare la Pistoiese – afferma l’amministratore unico della Pistoiese, Alessandro Gammieri – Ringrazio le istituzioni e tutto il popolo arancione". In rappresentanza dell’amministrazione comunale l’assessore allo sport Alessandro Sabella: "La società sta facendo bene – dice Sabella – la delusione dello scorso anno deve essere subito cancellata con questa stagione". Una stagione, questa di serie D che la Pistoiese si appresta ad iniziare con il peso di dover recitare un ruolo da protagonista. Peso che la società non sembra di sentire più di tanto almeno ascoltando le parole del diesse arancione Gianni Rosati. "Speriamo di vedervi il 7 maggio ancora più numerosi per festeggiare ciò che tutti noi speriamo – afferma Rosati – E sono convinto che il 7 maggio saremo qui a festeggiare". Parole che hanno infiammato il pubblico che ha chiesto a più riprese la vittoria del campionato e di ritornare presto tra i professionisti. Dopo i saluti istituzionali, la squadra ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco dove i giocatori sono stati presentati uno ad uno tutti accolti da grandi applausi.
A parlare è stato mister Emmanuel Cascione. "E’ una grande emozione, sono arrivato giovanissimo come giocatore, mia moglie è pistoiese ed i miei figli sono nati qui e adesso vengo presentato come allenatore della Pistoiese. L’obiettivo è ambizioso e difficile, non sarà facile, ma noi ci proveremo fino alla fine. Le carte in regola le abbiamo, vediamo quale sarà il verdetto del campo".
Maurizio Innocenti