
La moda? Uno dei temi più discussi al giorno d’oggi, ma questo non significa che non se ne parlasse già nell’antichità. L’origine di questo termine, inteso come la volontà di abbellire il proprio corpo, risale addirittura a 100mila anni fa quando i Neandherthaliani si dipingevano il corpo con tinture d’ocra. Saltando all’antica Grecia, gli abiti erano composti da semplici rettangoli di stoffa il cui obiettivo era di creare una moltitudine di panneggi colorati che, a differenza delle toghe romane, seguivano le linee del corpo. L’indumento principale maschile era la toga che appena possibile veniva sostituita con la tunica perché molto scomoda; mentre le donne sopra la tunica indossavano una stola anche colorata. Gli abiti a Roma oltre ad avere il compito di coprire e abbellire il corpo avevano anche quello di indicare lo status sociale degli uomini.
Ma com’è stato possibile da semplici tuniche essere arrivati ad oggi, che abbiamo tutti abiti così moderni ed elaborati? Beh, la risposta è semplice: la moda è in continua evoluzione. Nel ventesimo secolo, infatti, nascono le sfilate e varie marche che si sono rivelate grandi griffe come quella della stilista Coco Chanel che fu l’idolo degli anni ‘20. Quest’ultima inaugurò uno stile completamente diverso da quelli precedenti, in grado di combinare femminilità e praticità, caratterizzato da colori opposti e linee severe. La sua carriera nel campo della moda iniziò nel 1916 quando un industriale tessile francese le diede in esclusiva il jersey, che si rivelerà essere il protagonista delle creazioni di Chanel vista la sua morbidezza sul corpo e la sua capacità di mettere in risalto le forme del fisico femminile. Inoltre Coco quattro anni dopo riuscì ad aprire la sua prima boutique a Parigi. Il decennio successivo rappresenta un grande cambiamento per il vestiario femminile perché le donne iniziano a portare i pantaloni che poi verranno indossati anche a vita alta grazie a Marilyn Monroe, che diffuse questa moda. Negli anni ‘40, invece, nasce il bikini, le gonne si accorciano e si diffonde la fantasia a pois; mentre negli anni’60 nasce la minigonna. Tra i protagonisti dei primi anni ‘70 ci sono jeans e sneakers che vengono indossati sempre di più ed è in questo periodo che nascono maxi abiti unisex, blazer, pantaloni palazzo, turbanti, stivali alti, giacche di pelliccia e gonne ampie a balze. Negli anni ‘90, grazie a vari gruppi musicali, acquistano popolarità i bomber e le camicie a quadri. E i giovani di oggi, qual è il loro stile preferito? Qualunque esso sia l’importante è che rispecchi se stessi e faccia sempre sentire a proprio agio.