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La maxi famiglia. Analisi, visite e lacrime: "Un tempo infinito prima di restare incinta"

Veronica Calilli racconta le difficoltà della procreazione assistita. È la moglie del calciatore Juan Surraco e ora hanno ben cinque figli. "Ma le supermamme sono le donne che lavorano, non io". .

La maxi famiglia. Analisi, visite e lacrime: "Un tempo infinito prima di restare incinta"

di Linda Meoni

PISTOIA

Mentre siamo al telefono oltre alla voce di lei che racconta, solo il "lallare" di Fiamma, la piccina di casa nata a ottobre 2023. I ‘trixi’, così babbo e mamma chiamano i gemelli – Celeste, Elvis e Miguel, un anno e mezzo – dormono sereni. A giocare in un’altra stanza c’è Sol, quattro anni. Un silenzio che a pensarci sembra surreale se, contando bene, il numero dei figli in casa Calilli-Surraco è davvero come sembra: cinque. Età, da zero a quattro anni.

Le giornate sono tutte da inventare, ma prima ancora da vivere perché ognuno di questi figli, ciascuno per un motivo diverso, è nient’altro che un dono. Piccoli, meravigliosi miracoli. Regista di questa impresa insieme al marito Juan Surraco è Veronica Calilli, 36 anni (su Instagram: _veronicalilli_). Per loro, più di dieci anni fa una sentenza che può fare molto male: "Non avrete figli". Salto indietro nel tempo: l’incontro tra i due avviene a Milano, dopo una serie di contatti a distanza. Lui, calciatore professionista, in quel momento gioca nel Toro, lei è istruttrice di subacquea a Sharm el Sheik. Si accende la scintilla, il desiderio di costruire una famiglia prende sempre più campo.

Il calcio di lui porta i due ad esser girovaghi per l’Italia, irremovibile il sogno di aver figli. Tanti tentativi, tutti a vuoto. Dieci anni fa cominciano i controlli, il viavai dalle cliniche, il difficile percorso di ricerca. Infine eccoli fermarsi a Pistoia, anno 2017.

Veronica e Juan si affidano a una clinica fiorentina e nel 2018 arriva la notizia inaspettata: "Veronica, è incinta". Più tardi nasce Sol, ma il desiderio di genitorialità è ancora forte. Il cammino nelle cliniche prosegue, ma le batoste si susseguono una dopo l’altra, prima un tentativo fallito poi un aborto.

"E’ stato maggiormente doloroso perché non ci è stato offerto supporto psicologico. Ero devastata, entrambi lo eravamo. Ma non volevo smettere di lottare. Cominciammo a pensare all’adozione su territorio italiano ma non avere un lavoro fisso pur essendo riusciti a metter da parte tanti soldi ci ha tagliati fuori". Passa del tempo e la coppia decide di lasciare l’Italia per riprendere con la fecondazione. "Il 19 agosto 2022 sono arrivati così i tre gemelli – continua Veronica -. La nostra felicità era alle stelle. Abbiamo venduto la macchina e preso un furgone, abbiamo riadattato la casa aprendo gli spazi. Se qualcuno ci ha dato di pazzi inseguendo una seconda gravidanza? Eccome. Ma noi eravamo determinati, pronti ad accogliere tutto quel che sarebbe arrivato". Poi, i ‘trixi’ di appena 5 mesi, la notizia inaspettata confermata da un test positivo. "Ero di nuovo incinta, stavolta in modo naturale. E il 3 ottobre 2023 è nata Fiamma".

Il segreto della gestione del quotidiano, ne è convinta Veronica, risiede tutto nella coppia: "Facciamo tutto da soli potendo contare sul fatto che non lavoriamo e che abbiamo da parte risparmi sufficienti, siamo un grande team con super capacità organizzative. I momenti di fragilità e stanchezza non mancano. Ma tengo il punto e il controllo".

E la vita di prima dei figli, quanto manca? "Tutto quel che volevamo fare, lo abbiamo fatto. Sappiamo che tra qualche anno riprenderemo del tempo per noi, ma quello che abbiamo voluto è questo. Ed eccoci qui. Se mi ritengo una supereroina? Assolutamente no. Ho tanto da imparare. Supermamma è colei che lavora, che deve lasciare il bimbo ad altri e sta male per questo. Non ho consigli da dare, solo attingere alla mia esperienza. Per questo alle donne dico: buttatevi, non lasciatevi sopraffare dalla paura. Tutto è risolvibile".