In un consiglio comunale in cui non ha trionfato l’eleganza, l’amministrazione chiede di essere nuovamente scelta dai cittadini. A sancire l’azzeramento dell’esperienza iniziata due anni e mezzo fa sono stati in sette, quattro dai banchi della maggioranza che l’aveva fatta nascere e tre da quella minoranza che ha votato per mandare tutti a casa. Al termine di un’assise in cui non sono mancati attacchi, accuse, rimorsi e rimpianti, "mi dispiace ma", è stato il mantra, non sempre credibile, della serata, però le accuse, elencate in modo didascalico da Andrea Formento e più sentimentale da Andrea Tonarelli, hanno raccolto un consenso che ha gettato qualche ombra sul dispiacere annunciato.
Il prefetto Licia Donatella Messina ieri sera ha nominato il commissario: è il dottor Lorenzo Botti, Capo di Gabinetto della Prefettura di Pistoia, a cui sono stati conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, al sindaco e alla giunta.
"Il ritorno alle urne – ha detto Davide Costa (foto grande) al termine del consiglio – è stata la soluzione più logica per risolvere un impasse che andava ormai avanti da mesi e che ha paralizzato l’attività amministrativa. E’ stato spiacevole ascoltare per quasi un’ora e mezzo ex compagni di avventura accusarsi reciprocamente con toni e parole irrispettosi del contesto: ci sono state ‘cadute di stile’ e prese di posizioni incomprensibili da parte di quasi tutti. Come già detto in più occasioni, abbiamo votato convintamente a favore della sfiducia perché ci siamo resi conto che non c’erano margini di nessun tipo affinché il Comune potesse andare avanti con efficacia ed efficienza.
"Del resto la coerenza che abbiamo cercato di mantenere per tutti questi 28 mesi ci ha impedito anche solo di valutare possibili convergenze, che pure ci erano state prospettate, con l’amministrazione Danti. I messaggi che arrivano in queste ore sia da nostri elettori che da simpatizzanti dell’ex maggioranza ci confermano che la strada delle elezioni è quella più giusta e lineare. Voglio ringraziare per i ventotto mesi trascorsi insieme i miei ‘colleghi’ Leonardo Corsini e Franco Ballantini e quanti non hanno mai voluto far mancare il loro supporto, dentro e fuori il Consiglio. Ventotto mesi che hanno consolidato un gruppo nato quasi per scommessa nel 2021 e che è pronto a raccogliere le sfide del futuro".
Temperata amarezza nelle parole di Danti: "C’è stato chi voleva guidare mentre io avrei dovuto fare il sindaco fantoccio. Ma con la storia professionale che ho, non per vantarmi perché, come ho già detto, il fatto d’essere stato un dirigente di alto livello di una banca internazionale non mi dà alcuna patente, credo che sia difficile guidare una persona con la mia storia, i fili a me non li muove nessuno. Alcuni mesi di commissariamento possono essere non del tutto negativi. Il commissario ha poteri di consiglio e non potrà fare progetti politici. però può portare avanti con decisione l’amministrazione. I funzionari sono tutti bravi e abbiamo un segretario comunale molto preparato". E Sul futuro: "Sono combattuto tra la ricandidatura e gli studi universitari di storia contemporanea. Valuterò. l’esperienza amministrativa è entusiasmante, ma molto faticosa".
Andrea Nannini