"La direttiva europea è giusta Ma sono necessari incentivi"

Propositi "da sottoscrivere" perché avere una casa più ecologica è un bene per tutti "Perplessità sui costi...".

"La direttiva europea è giusta  Ma sono necessari incentivi"

"La direttiva europea è giusta Ma sono necessari incentivi"

di Samantha Ferri

"Sicuramente i propositi della direttiva sono da sottoscrivere, case con un miglior comfort e minor dispendio energetico sarebbero un bene per tutti. Ciò che desta qualche perplessità sono ovviamente i costi di realizzazione di questo progetto e le conseguenze ad esso connesse". A riassumere il parere dei tecnici è la presidente dell’ordine degli architetti pistoiesi Serena Zarrini, che interpreta la direttiva come una spinta positiva seppur con alcune ombre.

"Il patrimonio edilizio italiano è composto per il 75% da case energivore per cui una norma del genere sarebbe un toccasana per l’ambiente e le risorse energetiche. Lo stesso non si può dire per i materiali, che rischiano, com’è successo per il Superbonus 110, di subire un’impennata nei prezzi, cosa che porterebbe a un conseguente rialzo nelle stime di vendita degli immobili e, contemporaneamente, a una svalutazione del patrimonio edilizio non riqualificato. La direttiva comunque sembra lontana dall’approvazione; ci sono, tra l’altro, delle indicazioni da riallineare tra i Paesi facenti parte della Comunità Europea senza le quali non avrebbe senso il recepimento della stessa: ad esempio una classe E in Italia non ha gli stessi requisiti di una classe E in Germania, per cui queste disparità andranno appianate. I patrimoni edilizi sono fortemente diversificati, si parla ad esempio in Italia di escludere dalla norma le unità immobiliari di piccole dimensioni e quelle di particolare pregio artistico", chiarisce Zarrini.

Nel nostro Paese esistono già alcune misure per favorire la svolta ‘green’, ovvio però che servano maggiori risorse. "In Italia ci stiamo già muovendo nel senso della riqualificazione energetica degli edifici ad esempio col DL 172022 – il cosiddetto ‘decreto energia’ – è stato incentivato il ricorso all’installazione dei pannelli fotovoltaici. Tutte queste novità che saranno migliorative per la città e l’ambiente andranno incentivate così come è stato per il Superbonus – commenta arrivando al cuore della questione la presidente Zarrini – queste scelte non dovranno pesare sui cittadini ma si dovranno istituire degli incentivi che rendano facile o comunque fattibile questo salto di categoria dell’abitazione. Cappotto termico, sostituzione infissi e impianti termici saranno al centro di questi interventi per cui sarà su di essi che lo Stato dovrà concedere degli aiuti", conclude Zarrini.