La crisi più seria di sempre "Un milione per la neve"

L’annuncio dei consiglieri regionali Petrucci e Stella: "Il comparto in sofferenza". Giampiero Danti (Saf): "Costi triplicati: a rischio almeno 50 posti di lavoro"

Migration

La neve non si decide ad arrivare e la Regione Toscana provvede ad un ulteriore stanziamento accogliendo un emendamento presentato da Diego Petrucci e Marco Stella, dai banchi della minoranza. "Abbiamo portato all’attenzione del Consiglio regionale la questione degli impianti di risalita e del sistema neve della Toscana, -scrive Petrucci- soprattutto in questa situazione di estrema difficoltà, ci ritroviamo, infatti, in una situazione peggiore di quella degli anni della fase più acuta della pandemia: gli impianti sono chiusi, non c’è neve e le spese energetiche sono alle stelle. La prima previsione del bilancio regionale prevedeva uno stanziamento di mezzo milione, assolutamente insufficiente. Con un emendamento, presentato insieme al collega di Forza Italia Marco Stella, che è stato accolto dal Presidente Giani, siamo riusciti a far aggiungere 1 milione di euro per questo inverno. Stanziati poi altri 500mila euro per il 2024 e 500mila euro per il 2025, complessivamente 2 milioni nei tre anni, ma si tratta di risorse ancora esigue che devono essere necessariamente integrate. A fronte di un bilancio regionale da oltre 12 miliardi, non è possibile che alla montagna vengano destinati soltanto 2 milioni" è l’affermazione del consigliere Diego Petrucci. "Questa volta si sente male davvero-è il laconico commento del direttore della Saf, Giampiero Danti - c’è una situazione che avrebbe bisogno di essere capita, in modo da individuare correttivi adeguati, ad esempio adesso a 89cento metri ci sono quasi gli stessi gradi che a 1300. In America ci sono 50 gradi sotto zero e qui nove sopra, magari ci mandassero un po’ di freddo ci farebbe comodo. Adesso stiamo facendo il brindisi augurale per il Natale, domani i 50 dipendenti saranno a casa e, nonostante questa situazione disperata, ci facciamo vanto di aver sempre pagato tutto e tutti. Magari, visto che la corrente elettrica la produciamo noi, con l’acqua nostra - afferma un po’ sardonico- potremmo pagarla quanto prima invece che a un costo moltiplicato dal mercato che, con il buon senso non c’entra granché- riferendosi alle numerose dighe che insistono sul torrente Lima, e – prosegue - il contributo della Regione è utile e ne abbiamo bisogno, altre regioni lo hanno fatto prima".

Mentre Marco Stella afferma: "La Regione deve farsi carico di sostenere gli impianti di risalita, altrimenti il sistema neve rischia di scomparire, la crisi energetica attuale e la mancanza di precipitazioni nevose stanno pesando a dismisura sulle micro, piccole e medie imprese".

Andrea Nannini