
La città in piazza per la Liberazione "Il 25 aprile garantisce i diritti di tutti"
Una corona di fiori per ricordare il sacrificio di donne e uomini caduti per la libertà. La festa per il 78° anniversario della Liberazione nazionale dal nazifascismo si è aperta ieri a Pistoia con la commemorazione al Monumento ai caduti in piazza della Resistenza. Ad omaggiare il cippo il sindaco Alessandro Tomasi, il prefetto Licia Donatella Messina e il vice presidente della Provincia Gabriele Giacomelli. Tra le tante autorità militari e civili presenti anche l’onorevole Marco Furfaro e il presidente di Anpi Renzo Corsini. "Per me il 25 aprile non è divisivo – ha scandito al microfono Tomasi –. Questo giorno però non deve essere soltanto una data commemorativa ma un’occasione di riflessione continua per ogni cittadino italiano. Questa festa nazionale infatti è oggi possibile grazie a tutti coloro che durante la seconda Guerra mondiale hanno combattuto e dato la loro vita per fondare un’Italia democratica, basata sul rispetto dei diritti umani e della libertà individuale. Penso che dovremmo sempre ringraziare e ricordare gli italiani che fecero dell’Italia un Paese libero e in loro memoria dobbiamo conservarne l’eredità: la Costituzione. Attraverso manifestazioni e commemorazioni ricordiamo, perché il male non è mai del tutto sconfitto. Perché quelle stragi, sono state commesse da uomini. Non da entità sconosciute. Da uomini mossi da ideologie e dalla guerra. Quell’orrore che pensiamo così inumano, è stato commesso dall’umanità".
Il sindaco di Pistoia ha poi sottolineato che le celebrazioni della Memoria vengono fatte anche "per dire a noi stessi che i nostri nonni, i nostri padri sono stati sfollati, hanno avuto paura delle bombe e anche per questo, al di là di come ognuno di noi la pensi, non possiamo che essere oggi umani e solidali con chi è sotto le bombe in questo momento". Tomasi ha poi ricordato che "c’è una fratellanza suprema tra i popoli che resiste a tutte le differenze e le distanze. Una fratellanza che dovremmo sempre coltivare, perché inaspettatamente chi ritieni lontano e differente da te, è invece colui che combatte fianco a fianco per i tuoi stessi valori. Quei valori che sono alla base del nostro essere tutti fratelli".
Molti i cittadini che hanno preso parte alla commemorazione. A margine della cerimonia anche Anpi ha reso omaggio ai Caduti deponendo dei fiori rossi. "Certo una giornata per non dimenticare ma soprattutto da vivere – ha evidenziato Renzo Corsini –. Da viverla con i ragazzi di vent’anni a cui affidiamo l’Italia. Quel Paese che allora si liberò dall’invasione tedesco straniero e dalla dittatura feroce della repubblica di Salò. C’è sempre un’eredità, un compito da portare avanti, quello di vivere in pace in un Paese civile, democratico, giusto. Ci sono sempre personaggi che sognano di poter aver tutto il potere in mano e ci sono quelli che credono nella democrazia. Sogno sempre di vivere in una concordia conquistata, non imposta".
Oltre alle celebrazioni istituzionali si è tenuto in Porta al Borgo il tradizionale pranzo in strada organizzato dal Circolo Ho Chi Minh. La pioggia purtroppo ha rovinato la forma dell’iniziativa ma non il suo spirito. "Questo pranzo si ripete dal 2004 – ha spiegato Marco Leporatti, socio del Circolo –. Più di 400 persone sono a pranzo, ma credo che il dato straordinario siano i 100 volontari. Qui c’è posto e spazio per tutti. In questo 25 aprile che oggi più che mai ha acquistato importanza. Purtroppo ci sono dei revisionismi, purtroppo ci sono anche tante condizioni che nel nostro Paese ci fanno vedere situazioni di restrizione di libertà, di diritti. Noi pensiamo che i diritti siano per tutti. E che quelli conquistati vanno conservati".
Gabriele Acerboni