Iscrizioni nelle scuole in calo: alcune sezioni a rischio chiusura

Presidi pistoiesi preoccupati per il nuovo anno scolastico. A cascata c’è il problema del. ricollocamento del personale

Sempre meno figli e sempre meno iscrizioni nelle scuole. E’ un allarme generale quello lanciato dai presidi pistoiesi in vista del nuovo anno scolastico. A pochi giorni dall’apertura della procedura telematica che consente alle famiglie di iscrivere i figli al nuovo ciclo scolastico è già evidente il calo delle presenze rispetto allo scorso anno. Il dato peggiore è quello che riguarda le scuole dell’infanzia, qui i nuovi nati sono diminuiti drasticamente già da qualche anno e c’è il rischio che le sezioni più periferiche come quelle collinari vedano aule vuote con la conseguente chiusura di plessi e personale costretto al trasferimento. L’allarme è stato lanciato durante l’incontro tra i presidi dei comprensivi di Pistoia e l’amministrazione comunale per gestire le domande di iscrizione alle scuole dell’infanzia.

I numeri ancora non sono definitivi ma si parla di almeno 80 bambini in meno rispetto al 2022. Il trend comunque non si arresterà ed è per questo che a cascata lo svuotamento delle aule riguarderà la scuola primaria, le medie e infine le superiori. Ma cosa accade se non si raggiunge un determinato numero di iscritti in una classe? Se le 15 unità ( per la scuola primaria, 18 per l’infanzia) non vengono garantite il problema principale dei dirigenti scolastici è quello di riuscire a sistemare i pochi iscritti in altri plessi, con il rischio di non accontentare i genitori per vicinanza alla scuola, orario lezioni e servizi. Il problema enorme dei docenti e del personale Ata è invece quello che chi, nella graduatoria di istituto ha meno punteggio risulterà perdente posto. Che significa? Gli insegnanti e i bidelli dovranno essere trasferiti in altri plessi. Nel dettaglio insegnanti e personale Ata dovranno fare domanda di trasferimento in altra scuola entro cinque giorni dalla loro individuazione come sovrannumerario ossia come personale in eccesso rispetto al numero di classi operative nella scuola.

Il disagio naturalmente è notevole perché, se per caso, nel pistoiese il calo di iscritti dovesse riguardare tutte le scuole si rischia di dover chiedere un posto fuori comune e persino fuori provincia. Il conto alla rovescia è iniziato. Già dalla prossima settimana dovrebbero essere visibili i numeri dei ragazzi che entreranno nel percorso scolastico a settembre 2023 e da quel momento, dirigenti e personale capiranno come muoversi per il prossimo anno scolastico.

Michela Monti