Si è concluso in questi giorni, in tribunale, a Pistoia, il processo di primo grado per la tragica morte di Antonio Campagnuolo, che fu travolto e ucciso da un’auto mentre atraversava, di notte, via delle Cantarelle a Pieve a Nievole. Il giudice monocratico Raffaella Amoresano ha condannato a un anno e due mesi, per omicidio colposo, il conducente della vettura, Federico Lombardi e disposto una provvisionale di 10mila euro per i familiari della vittima, rinviando in sede civile il risarcimento.
Campagnuolo, che era nato a Napoli il 28 febbraio del 1956, era in pensione. Aveva lavorato a lungo in una fabbrica di calzature e poi anche per la Balducci.
La tragedia avvenne nella notte del 24 giugno del 2017. Antonio non riusciva a dormire, come fu scritto all’epoca su queste pagine. Era una nottata particolarmente calda e uscì per prendere un po’ d’aria. Fu travolto a poche decine di metri dalla sua abitazione, in via delle Cantarelle a Pieve a Nievole. Stava attraversando la strada. Non era sulle strisce pedonali. L’impatto con la vettura fu violento e l’uomo venne sbalzato a diversi metri di distanza. Le sue condizioni, agli occhi dei soccorritori del 118, apparvero subito gravi. Era privo di conoscenza. Furono tentate tutte le manovre per rianimarlo, ma si rivelarono inutili.
"Antonio dormiva poco la notte – raccontarono i familiari – e con il caldo probabilmente era uscito per andare a fare due passi. Quel tratto di strada è abbastanza ben illuminato. Non abbiamo neppure sentito una frenata, soltanto un tonfo e poi le grida di chi si è reso conto di quanto purtroppo era accaduto".
"E’ stata una lunga attesa, di anni – ci ha detto ieri la figlia di Antonio Campagnuolo, Elisa, che oggi vive a Ponte Buggianese con la sua famiglia – e possiamo dire di essere soddisfatti perchè, finalmente, siamo arrivati a una conclusione. Un particolare ringraziamento all’avvocato Luca Innocenti del foro di Pistoia per il lavoro svolto e il sostegno che ha dimostrato alla nostra famiglia".
l.a.