Insulti e minacce sui social per la senatrice Bini

Presi di mira da attacchi no-vax gli account social della sottosegretaria per i rapporti con il Parlamento e senatrice Pd Caterina Bini dopo che la stessa aveva espresso solidarietà all’emittente pistoiese Tvl, la cui sede era stata imbrattata con frasi contro il governo e non solo. Lo rende noto la stessa Bini spiegando di aver immediatamente segnalato il caso alle autorità competenti e di non lasciarsi intimorire. "Politici e giornalisti collaborazionisti della dittatura nazisanitaria", "libertà e diritti fondamentali ora in ostaggio di un ricatto mortale" sono solo alcuni delle centinaia di commenti, spiega una nota, provenienti dalla stessa matrice, comparsi sotto il post in cui la sottosegretaria manifestava la propria vicinanza all’emittente e al suo direttore. "Continuano le azioni squadristiche a mezzo social: adesso è stato il turno di Caterina Bini, “rea” di aver espresso solidarietà alla redazione di Tvl e che è stata presa di mira con minacce e insulti – commenta Marco Niccolai, consigliere regionale Pd, esprime solidarietà alla sottosegretaria –. Questa spirale è grave e preoccupante: le parole sono pietre e la violenza verbale non deve essere mai sottovalutata. Forza Caterina! Vai avanti!". Nel mirino a poche ore di distanza, sempre via social e sempre per aver espresso solidarietà alla televisione pistoiese e al suo direttore, anche l’Associazione stampa Toscana inondata con oltre 200 messaggi di insulti e accuse rivolte ai giornalisti toscani. Assostampa Toscana spiega, in una nota, che "continuerà a intervenire a tutela di tutti i giornalisti, e intanto porta a conoscenza della magistratura e delle forze dell’ordine quanto accaduto affinché il lavoro di chi fa informazione, soprattutto in prima linea, venga garantito e protetto nel modo dovuto".