REDAZIONE PISTOIA

Indotto Hitachi, sindacati e politici a confronto

Le prospettive di crescita industriale e il trattamento salariale dei lavoratori saranno al centro dell’incontro pubblico di Monteoliveto

Lavoratori che all’interno dello stesso stabilimento, quello Hitachi di Pistoia, pur svolgendo le stesse mansioni, hanno trattamenti economici diversi. Differenze in molti casi sostanziali che vedono "fortemente penalizzati" i dipendenti delle aziende dell’incentrato ovvero l’indotto interno, rispetto a quelli della casa madre, che è appunto la multinazionale giapponese. Di questo e altro si parlerà domani sera (venerdì 9 settembre), ore 21, nel corso dell’incontro "Pistoia Futura. Hitachi, il suo indotto e industria a Pistoia", che si svolgerà nel parco di Monteoliveto, promosso dalla Fiom Cgil. All’iniziativa è annunciata la presenza del sindaco Alessandro Tomasi e sono stati invitati alcuni candidati nei collegi pistoiesi alle elezioni del prossimo 25 settembre. Saranno presenti il segretario generale Fiom Firenze-Prato-Pistoia, Daniele Calosi e il segretario provinciale della Cgil Daniele Gioffredi. "È un incontro per ragionare di industria, di Hitachi e del suo indotto e di come provare a cambiare le condizioni di lavoro che esistono all’interno della fabbrica – spiega Andrea Vignozzi, della segreteria Fiom di Pistoia –. Abbiamo l’indotto che vive condizioni diverse e quindi come Fiom vogliamo invitare la politica e la cittadinanza a confrontarsi e a dire la propria opinione sulle idee che noi abbiamo intenzione di mettere in campo e che presenteremo venerdì".

"Non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio – aggiunge Gianluca Zanetti, della segreteria Fiom e componente della Rsu Hitachi – perché ci sono aziende dell’indotto che fanno trattativa sindacale e dipendenti che hanno salari non dico come quelli di Hitachi, ma allineati. Purtroppo ci sono aziende che invece fanno del basso salario la loro unica arma di concorrenza industriale e noi questo non possiamo assolutamente accettarlo. Nessuno ci ha fornito i numeri esatti, ma da nostre estrapolazioni abbiamo fatto dei conti e mediamente si parla di differenze di cinque-seimila euro all’anno. Senza considerare altri trattamenti, come la mensa, che i lavoratori dell’indotto non hanno anche se, con il protocollo sull’incentrato, Hitachi si è impegnata a far sì che le aziende dell’indotto paghino la mensa ai propri dipendenti. Hitachi sta lavorando in questo senso, ma alcune di queste aziende sono ancora un po’ recalcitranti".

"I lavoratori dell’incentrato che prestano servizio in officina – afferma Diego Breschi, delegato Fiom Rsu e Rls Hitachi – sono circa 550 e rappresentato oltre il 50 per cento della forza lavoro dello stabilimento". Si parlerà anche della questione dei dipendenti della Rustici, ditta dell’indotto sulla quale nei giorni scorsi erano apparse notizie di una possibile uscita da Hitachi, poi smentite dalla stessa azienda. "In realtà – riprende Vignozzi – noi siamo ancora in attesa di comunicazioni da parte dell’azienda. Se dovessero essere confermate queste problematiche noi chiederemo l’assunzione diretta di tutti i lavoratori interessati alle dipendenze di Hitachi".

Patrizio Ceccarelli