REDAZIONE PISTOIA

Indagine statistica o schedatura? Quei dubbi sulle lettere dell’Istat

Miriam Taylor ha ricevuto un questionario su discriminazioni Lgbt: "Come sono stata scelta?"

"Ma è arrivata a nessun altro questa lettera?" a domandarselo è Miriam Taylor, di Pieve a Nievole a cui di recente è giunta una lettera dall’Istat con tanto di nome utente e password da usare sull’apposito sito, in cui le si chiedono indicazioni su eventuali comportamenti subiti di discriminazione nei confronti degli Lgbt (l’acronimo che indica il mondo lesbo gay bisessuale e transessuale). A sembrar strano a Miriam è che nel mondo della tutela della privacy le sia giunta una lettera proprio da un organismo come l’Istat che appare più un tentativo di schedatura che un’indagine statistica. "Non ho capito perchè continuino a mandarmi questa lettera – spiega – sarà la terza o la quarta volta e mi piacerebbe sapere se sia arrivata anche a qualcun altro. Mi sa di truffa perchè non è possibile che vengano avviate indagini statistiche sapendo le preferenze sessuali delle persone". Oggetto della lettera è infatti "Indagine sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone Lgbt – Promemoria e nuova scadenza per la compilazione del questionario on line". Nel testo si legge chairamente "l’Indagine è partita a dicembre 2020, le chiedo il suo contributo per completarla considerando che lei è una delle persone selezionate per portare avanti questo progetto" e poi ancora "le ricordo che l’Istat è tenuto per legge a svolgere questa indagine e che le informazioni da lei fornite saranno trattate nel rispetto della normativa in materia di tutela de segreto statistico e di protezione dei dati personali. La sua collaborazione non è obbligatoria ma è fondamentale per la buona riuscita di questa ricerca statistica e soprattutto per arricchire il patrimonio di dati statistici utili alla collettività". "Vorrei sapere anche – prosegue Miriam – perchè sono stata scelta io e con quale criterio. Ma soprattutto se è giunta anche ad altre persone e come si sono comportate, non vorrei che fosse per verificare le preferenze sessuali o no di una persona". Arianna Fisicaro