REDAZIONE PISTOIA

"Dirigenti in Procura? Solo con le prove altrimenti si rischia il licenziamento"

Bini (Cgil): "Rotazione dei dirigenti legittima ma ha sempre creato disagio"

Andrea Bini (Cisl)

Pistoia, 7 agosto 2016 -  «Sono certo che se sono stati dei dirigenti a presentare l’esposto, hanno prodotto delle buone prove. Altrimenti rischierebbero il licenziamento». Commenta così Andrea Bini della funzione pubblica della Cisl il terremoto che ha investito in questi giorni palazzo di Giano. Un’inchiesta che ancora sta andando avanti e che coinvolge oltre a tutta la giunta anche alcuni dirigenti comunali per presunti illeciti sulle assunzioni ma anche presunti atteggiamenti vessatori da parte dell’amministrazione. Bonini insieme ai colleghi di Cgil e Uil ha seguito diverse volte i dipendenti comunali per le vicende interne. Non per ultimo, il ricorso di ben otto di loro per i tagli ai cosiddetti premi da parte dell’amministrazione comunale, che li ha portati a rivolgersi al giudice del lavoro.

Ma i problemi anche per Bini sono partiti dal 2012 e dalla famosa riorganizzazione della macchina comunale e delle posizioni organizzative voluta dal sindaco Samuele Bertinelli. E in particolare quella rotazione dei dirigenti nei vari uffici messa in atto all’indomani dell’inchiesta «Untouchables» che vedeva lo storico dirigente dei lavori pubblici, Marcello Evangelisti, come principale accusato. «Se non ci sono funzionari, che rispondono ai dirigenti, capaci di svolgere il lavoro è difficile per il personale portare avanti le attività, anche quelle basilari – spiega Bini – Il disagio è sempre stato palpabile nonostante la scelta politica della giunta sia legittima. Ci vogliono mesi per inquadrare un settore, come può funzionare bene la macchina se i dirigenti vengono spesso spostati?».

E dopo che la Uil ha parlato di «clima di terrore» ad alzare la voce e a rompere il silenzio è stata ieri anche la Cgil che ricorda di essere intervenuta in tutte le vicende che hanno riguardato i dipendenti con puntuali interventi pubblici come ad esempio il concorso per la sostituzione del dirigente al personale. In quel caso il sindacato aveva spiegato che seppur legittima aveva sollevato alla giunta e al segretario generale «rilievi» su alcuni dei requisiti richiesti dal bando. La segretaria provinciale Gessica Beneforti aggiunge inoltre che il sindacato «non commenta, per suo costume, presunte indagini in corso». «Noi, contrariamente a chi sceglie il becerìo mediatico per la difesa degli interessi dei lavoratori, continueremo, come abbiamo sempre fatto, in un mai scontato e facile lavoro di confronto, di mediazione, di conflitto se necessario – e la storia sindacale di questi anni lo dimostra – scrive in una nota proprio la segretaria provinciale della Cgil Gessica Beneforti – , mai complici della bagarre politica, come quella che si sta consumando in città in questi ultimi giorni». «Attegiamento – conclude – che non significa certo autoreferenzialità, autosufficienza o lontananza dalla politica bensì autonomia, tratto fondamentale della nostra azione di rappresentanza. Anche per questo inviteremmo chi con noi condivide questa azione, a un uso meditato dei media».