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Pistoia, paura all'ex Breda: scoppia un incendio, salvi gli occupanti

Tempestivop l'intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine

L'incendio all'ex Breda (Acerboni/Castellani)

Pistoia, 3 gennaio 2019 -  Serata con grande paura e apprensione, a Pistoia, per l’incendio che si è sviluppato all’interno del vecchio e fatiscente edificio che si affaccia su via Pacinotti e che fino a qualche anno fa ospitava il centro sociale «Slebest» dell’ex Breda. A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che probabilmente si stavano recando al parcheggio Coppedè a recuperare la macchina. Hanno visto un denso fumo nero fuoriuscire dalle finestre del pianterreno.

Il vecchio stabile, come si ricorderà, è rivestito da pannelli dopo che ogni accesso venne interdetto dal Comune per motivi di sicurezza. Ma in questi anni non è mai stato disabitato perché persone senza una casa e senza niente vi hanno trovato rifugio. Nessuna di loro, per fortuna, era all’interno nel momento in cui sono divampate le fiamme. Poteva essere una tragedia. L’intervento delle squadre è stato immediato e con grande spiegamento di forze: i vigili del fuoco sono stati presto affiancati dalle pattuglie della polizia e della Municipale e sul posto sono arrivati subito il vicesindaco Annamaria Celesti, l’assessore Alessandro Sabella e l’assessore Alessandro Capecchi.

In quegli stanzoni dove hanno sistemato le loro poche cose vivono tre uomini di Pistoia e una donna di origini romene. Due di loro sono arrivati mentre era un corso l’intervento di spegnimento. Gli altri due dovevano ancora rientrare. Quanto all’origine del rogo si esclude che vi fossero, all’interno, stufe o fuochi accesi. In attesa dei rilievi dei pompieri si ipotizza la spiegazione più semplice, quella di un mozzicone di sigaretta che potrebbe aver provocato una lenta combustione di vari materiali ammassati e il fuoco potrebbe anche aver covato per l’intera giornata. «Si è trattato – ci ha spiegato il vicesindaco Celesti – probabilmente di un piccolo innesco. Ma per fortuna nessuno è rimasto coinvolto, tantomeno ferito. Abbiamo offerto alle quattro persone, che conosco e con le quali ho parlato, ogni aiuto: un posto all’albergo popolare o nel punto di emergenza freddo. Ci sarebbe stato ancora qualche posto, ma non hanno voluto essere presi in carico. Sono stati fermi nella loro decisione e hanno trovato da soli un riparo». L’edificio è inagibile e sotto sequestro.