
Inaugurata la scuola "Silvia Dani" in Senegal
La scuola materna di Kaolack, il centro principale di una delle otto Diocesi del Senegal (230 chilometri a sud-est della capitale Dakar), da questo venerdì ha finalmente aperto i battenti: una notizia che riempie d’orgoglio, e allo stesso tempo di commozione, tutta la comunità di Bottegone, perché intitolata alla memoria di Silvia Dani, scomparsa nel maggio scorso all’età di soli 52 anni a causa di una grave malattia che in pochissimi giorni la strappò alla vita. Silvia era volto conosciutissimo in paese: sempre in prima linea nelle attività della parrocchia, sia religiose che ricreative, si occupava della gestione di tutti i servizi a fianco di don Baronti e lavorava, assieme al fratello Fabio e la sorella Valentina, nell’azienda di famiglia, ovvero la Valentina’s Camicette.
Per i bambini senegalesi che potranno usufruire della scuola, così come per i loro genitori che avranno un posto sicuro dove portarli, questo momento toccante si è tramutato in una grande festa di popolo alla presenza delle autorità civili e religiose del posto. Un plesso che è stato costruito nel giro di pochi mesi (grazie ai circa 50mila euro raccolti in provincia di Pistoia nel giro di pochissimo tempo) e si affianca alla scuola elementare già aperta da un anno. Un lavoro portato avanti dall’associazione "Una scuola e un pozzo in Africa", legato alla parrocchia di San Michele Arcangelo a Bottegone, che da oltre un decennio, si occupa di portare doni, prodotti e mezzi di prima necessità nel Paese africano grazie a ciò che viene raccolto sul territorio pistoiese e non solo.
Una decina di persone in tutto sono partite alla volta del Senegal lo scorso martedì, fra cui anche la sorella di Silvia Dani, per partecipare a questo momento così toccante. "E’ stata un’autentica festa – commenta don Piergiorgio Baronti, parroco del Bottegone e in viaggio pure lui in Africa fino alla prossima settimana, anche in qualità di membro dell’associazione – con le autorità religiose sia cattoliche che musulmane. I bambini, nell’occasione, hanno fatte delle piccole rappresentazioni con l’aiuto delle loro maestre: siamo davvero orgogliosi di questa scuola che rappresenta un segno della nostra attività in Senegal, oltre al fatto che la struttura porterà il nome di Silvia. Ad accoglierci avevamo anche una delegazione tedesca – aggiunge Baronti – che, da decenni, aiuta i seminari della zona di Kaolack: per noi è stato un momento commovente ed emozionante".
Per "Una scuola e un pozzo in Africa", dopo gli anni del covid, è stata l’opportunità giusta per poter tornare a vedere direttamente sul posto le difficoltà che la popolazione deve quotidianamente convivere, oltre a portare donazioni – come sempre – da beni alimentari a sanitari fino a prodotti fondamentali per le scuole. Il tour proseguirà anche nei prossimi giorni per andare a toccare tutte le zone battute anche in passato dall’associazione e lasciare un segno tangibile della propria presenza. "Tutto è stato organizzato al meglio, per grandi e per piccini – continua il parroco di Bottegone – e dopo l’inaugurazione abbiamo partecipato anche alla cerimonia religiosa officiata dal vescovo della Diocesi di Kaolack assieme ad una ventina di sacerdoti presenti".
Il segno di Silvia Dani, quindi, adesso è davvero presente in quel Senegal che più volte ha visitato e aiutato con la sua dedizione e la carità. Permettere ai bambini di poter ricevere la prima istruzione è fondamentale per paesi che devono incrementare la propria cultura: da lassù, sarà sicuramente contenta di vedere cosa è stato fatto in sua memoria. "La scuola materna è stata realizzata in una zona abbastanza povera del Paese – conclude Baronti – siamo molto contenti di poterla inaugurare dopo che i lavori sono iniziati e finiti in pochissimo tempo grazie all’attenzione dimostrata dalla Caritas e dalla Diocesi del posto: a questo proposito voglio ringraziare don Pascal che è stato un tramite importante. La struttura sarà adiacente alla scuola elementare che ospita già 130 bambini e che è stata inaugurata lo scorso anno: un complemento ideale".
Saverio Melegari