Due studentesse montalesi, Rossela Simoni e Azzurra Giunchi (nella foto), hanno partecipato a uno scambio internazionale artistico avvenuto tra giovani di diverse nazionalità europee nella città tedesca di Langenfeld con cui Montale è gemellata. Le due studentesse, che frequentano la classe quarta del Liceo Artistico Petrocchi, hanno realizzato, durante il loro soggiorno tedesco, alcuni dipinti che sono esposti nel Nuovo Centro Nerucci di Montale in una mostra che contiene anche le opere pittoriche eseguite dagli altri giovani europei che hanno partecipato allo scambio. Si tratta per lo più di paesaggi, ispirati da escursioni compiute nel territorio della città di Langenfeld. All’incontro internazionale, durato una decina di giorni, hanno preso parte giovani provenienti da città gemellate con Langenfeld come, oltre a Montale, Senlis (Francia) che è gemellato anche con Montale, Gostelyn (Polonia) e Ennis (Irlanda). Mancavano solo i giovani di Kiev a causa della guerra in corso. La partecipazione all’incontro internazionale è stata organizzata dal Comitato per i Gemellaggi di Montale. "E’ stata un’esperienza per noi di grande importanza – dice Rossela Simoni – perché abbiamo partecipato ogni giorno a laboratori condotti da artisti del posto nei quali abbiamo potuto imparare e sperimentare varie tecniche artistiche per noi anche nuove, per esempio abbiamo usato la tempera con i pigmenti realizzati con i metodi antichi e abbiamo seguito un laboratorio con un’artista di origine cinese che usava inchiostro e papiro".
"Siamo state accolte benissimo dalle famiglie di cui eravamo ospiti – dice Azzurra Giunchi – abbiamo parlato molto con gli altri ragazzi, sempre in inglese, abbiamo visitato paesaggi interessanti e sicuramente ne siamo uscite arricchite dal punto di vista umano e delle conoscenze". La mostra al Centro Nerucci resta aperta fino al 22 gennaio dalle ore 15 alle ore 19.
"Auspico – dice la presidente del Comitato Gemellaggi Edda Magnani – che sempre più questi incontri sollecitino i giovani a esprimersi sui problemi del mondo contemporaneo".
Giacomo Bini