Una storia, una situazione, un’immagine possono essere raccontate usando due modalità espressive diverse ma parallele: il linguaggio visivo, costituito da linee, colori, spazio volume, composizione; il linguaggio
verbale fatto da frasi, similitudini, figure retoriche e altro. In entrambi i casi è l’espressione artistica che suscita emozioni qualunque sia il mezzo utilizzato. La mostra nella ex casa del popolo di Treppio, aperta dal 2 al 15 agosto, permette una riflessione sulle potenzialità del pensiero, la cui formazione parte sempre da una connessione tra fonti diverse. Nello stesso tempo, l’esposizione nega quella pratica delle contaminazioni iniziate con l’arte concettuale e con le neoavanguardie degli anni ’60 e ‘70.
Sia i poeti e scrittori (Saverio Gaggioli; Giovanna Giagnoni; Fabio Meucci; Walter Chiappelli; Bruno Lorenzini; Alberto Pucci) che i pittori (Mauro Nativi; Sauro Benassi; Rosanna Matteoni) e gli scultori (Marco Butelli; Giacomo Matteoni) presentano racconti che diventano immagini e immagini che si trasformano in racconti pur nelle loro rispettive individualità. In particolare, domenica 9 agosto, a partire dalle 17.30, la poetessa Giagnoni Giovanna reciterà le proprie poesie con una performance unica e suggestiva. Un’iniziativa della pro loco di Treppio, patrocinata dal Comune di Sambuca.