"Il sindaco è sotto ricatto: si deve dimettere"

Bufera politica ad Agliana. Le critiche dopo il voto sulla mozione di sfiducia: "Benesperi si è salvato con il suo voto e l’astensione di Nerozzi"

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"Benesperi ostaggio di Nerozzi". Massimo Bartoli (M5s), Alberto Guercini (Agliana in comune) e Massimo Vannuccini (Pd-Agliana insieme) sintetizzano così le dure critiche all’indomani del voto sulla mozione di sfiducia al sindaco Luca Benesperi, che non è passata per l’astensione di Alfredo Fabrizio Nerozzi di Agliana cambia, disponibile a entrare in maggioranza se saranno ascoltate le sue proposte. Nerozzi aveva firmato la mozione con Agliana civica, Pd-Agliana insieme, M5s e Agliana in comune. "Abbiamo assistito in consiglio comunale al più bieco teatrino della politica – dicono Bartoli, Guercini e Vannuccini -. Un sindaco tenuto sotto scacco da un consigliere che aveva sottoscritto la mozione di sfiducia e alla votazione, non solo si è tirato indietro astenendosi, ma si è arrogato il diritto di ricattare il primo cittadino. Si è prestato a stampella per il proseguo dell’amministrazione" - sostengono e incalzano: "Il primo cittadino ha ricevuto un aut-aut a cui molto probabilmente deciderà di piegarsi per portare a termine un mandato fin dall’inizio traballante. Dai banchi della maggioranza - rilevano - nessun intervento a sostegno del sindaco, costretto a prendere parte al voto e difendersi dagli attacchi legittimi dell’opposizione da solo. E’ questo che merita Agliana? Un sindaco privo di spina dorsale, che preferisce mercanteggiare con un membro dell’opposizione al fine di tenere ben salda la poltrona? E’ questa l’Agliana del cambiamento sbandierata in campagna elettorale? Non sarebbe stato più opportuno rimettere il mandato?". Silvio Buono, capogruppo di Agliana civica (passato dalla maggioranza all’opposizione) afferma: "Nessuno ha cercato di ricucire la frattura con noi. Non dovevamo arrivare a questo, il sindaco doveva tenere insieme la maggioranza. In consiglio abbiamo assistito a una scena indecorosa: il primo cittadino che, a testa bassa, affronta la mozione di sfiducia senza appoggio da quel che resta della maggioranza, che si è salvato grazie al proprio voto e all’astensione di un consigliere di opposizione che ha posto delle condizioni, che ha ‘ricattato’ palesemente l’intera amministrazione. L’unica soluzione sono le dimissioni". Dice la sua anche il Terzo polo provincia di Pistoia, dichiarando che "Non si riconosce nell’attività amministrativa portata avanti dal sindaco Benesperi, pertanto non appoggerà questa maggioranza". A prescindere dall’esito del voto sulla mozione di sfiducia, Azione e Italia viva, rappresentati dai coordinatori provinciali Sonia Petrillo, Francesco Romano Natali, Raffaello Caciagli, ribadiscono la distanza di vedute politiche dalla maggioranza che governa Agliana.

Piera Salvi