GIACOMO BINI
Cronaca

Il ritorno di Malborghetto: "L’immobile abbandonato può diventare una risorsa"

In consiglio comunale si è discusso del destino dell’area che si trova vicina a Villa Colle Alberto. Per la lista civica può diventare un centro educativo ambientale, ma la mozione è stata respinta.

In consiglio comunale si è discusso del destino dell’area che si trova vicina a Villa Colle Alberto. Per la lista civica può diventare un centro educativo ambientale, ma la mozione è stata respinta.

In consiglio comunale si è discusso del destino dell’area che si trova vicina a Villa Colle Alberto. Per la lista civica può diventare un centro educativo ambientale, ma la mozione è stata respinta.

Si è discusso in consiglio comunale del futuro di Malborghetto, un immobile rurale e un’uliveta di proprietà comunale vicino a Villa Colle Alberto, abbandonati da molti anni. L’immobile fu ricevuto dal Comune dalla Misericordia di Pistoia, proprietaria della tenuta, a scomputo degli oneri di urbanizzazione nell’ambito della ristrutturazione della villa. Dopo oltre vent’anni si è tornati a parlare di Malborghetto per una mozione proposta al consiglio comunale dalla lista civica Montale Rinasce che chiedeva di rilanciare il progetto di creare in quell’immobile un centro di educazione ambientale. Tale destinazione era stata pensata nell’ambito del più ampio piano di Agenda 21 per lo sviluppo sostenibile che all’inizio degli anni duemila era stato portato avanti dai comuni di Montale, Agliana, Quarrata e Montemurlo. "Questo progetto non solo è ancora valido – ha sostenuto la consigliera di Montale Rinasce Cecilia Innocenti – ma riteniamo che sia quanto mai sempre più urgente. La necessità di promuovere la formazione e la sensibilizzazione ambientale è cresciuta e cresce giorno dopo giorno di fronte ai cambiamenti climatici, alle emergenze climatiche". Il sindaco Ferdinando Betti ha per prima cosa ricordato che l’atto notarile per l’assunzione effettiva della proprietà è stato stipulato nel 2019 su iniziativa della sua giunta, ma ha aggiunto che sono state esaminate delle ipotesi di utilizzo per fini sociali con alcuni sopralluoghi da parte di vari enti tra i quali la società della salute, ma l’esito di queste verifiche è stato la difficile utilizzabilità dell’immobile. Il sindaco ha fatto anche presente la criticità della manutenzione per il Comune, dichiarandosi disponibile ad accettare la proposta della mozione solo a condizione che ci sia un progetto condiviso da Montale con altri comuni vicini. "Come struttura c’è il tetto e poi il resto è veramente tutto da rifare – ha detto l’assessore al sociale Sandra Neri – abbiamo portato cooperative e associazioni, ma non ho avuto risposte positive". "Quello che io vedo è un immobile in una posizione bellissima – ha replicato Innocenti – . C’è già lo spazio diviso all’interno". "Non può essere un problema – ha aggiunto il capogruppo di Montale Rinasce Sandro Nincheri – la manutenzione di 120 metri quadri". La mozione è stata respinta dalla maggioranza di centrosinistra che ha condiviso le obiezioni del sindaco mentre ha votato a favore il gruppo di centrodestra. "Uno spazio pubblico deve essere considerata una risorsa – ha sostenuto il capogruppo Lorenzo Bandinelli – E’ una cosa da recuperare ed è giusto portarla avanti".

Giacomo Bini