REDAZIONE PISTOIA

Il piano strutturale. E il futuro della città: "Punta alla soluzione di tanti problemi"

Lo strumento è stato approvato in consiglio comunale l’11 novembre. Ora si apre il periodo delle osservazioni prima del varo definitivo. Capecchi: "Si pone l’obiettivo di incentivare il riuso dell’esistente".

Il piano strutturale. E il futuro della città: "Punta alla soluzione di tanti problemi"

Lo strumento è stato approvato in consiglio comunale l’11 novembre. Ora si apre il periodo delle osservazioni prima del varo definitivo. Capecchi: "Si pone l’obiettivo di incentivare il riuso dell’esistente".

Una strategia che guarda al futuro. Ai prossimi vent’anni di crescita, sviluppo, valorizzazione delle grande potenzialità della città e del suo territorio. C’è tutto questo e anche molto altro, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, nel piano strutturale del comune di Pistoia, adottato dal consiglio comunale lunedì 11 novembre. "Un piano – dice Capecchi – che permette alla città un ulteriore salto di qualità, che la proietta verso i prossimi vent’anni, grazie a uno strumento urbanistico moderno e attento alle esigenze di salvaguardia dell’ambiente, della riqualificazione urbana e dello sviluppo sostenibile e armonico del territorio". Il consigliere regionale di FdI elogia poi l’impegno e la determinazione dell’amministrazione comunale e del suo sindaco.

"Per l’amministrazione comunale guidata da Alessandro Tomasi si tratta dell’ennesimo risultato positivo conseguito, a cui sono orgoglioso di aver dato il mio piccolo contributo con l’avvio della complessa procedura di pianificazione quando ero assessore – aggiunge Capecchi –. Un piano strutturale concreto, snello e chiaro che punta alla soluzione di tanti problemi che la città ha dimostrato di avere, come la chiusura degli anelli di viabilità attraverso soprattutto il potenziamento della viabilità esistente. Uno strumento urbanistico che si pone l’obiettivo di incentivare il riuso dell’esistente, che contiene fortemente il perimetro urbanizzato e che sceglie il verde e l’incremento dei servizi come elemento di sviluppo".

Nel piano si prevede l’ampliamento delle zone produttive, come quella di San’Agostino, "soprattutto per l’artigianato e il manifatturiero, senza trascurare vivaismo e settore ferrotramviario – prosegue ancora Capecchi –, per assicurare una diversificazione produttiva ed aziendale ed un futuro anche occupazionale alla città e alle future generazioni, visto che la portata di un atto di questa natura abbraccia un arco temporale ventennale. Assecondando la configurazione territoriale del comune di Pistoia trovano spazio elementi di incentivazione e riqualificazione delle zone montane e collinari, attraverso una serie di opportunità per chi vuole recuperare immobili e strutture in quelle aree".

Insomma, nello strumento che è stato varato, ci sono tutti, per il consigliere regionale, gli ingranaggi per lanciare Pistoia nel migliore futuro. "Una operazione urbanistica di alto livello, che evita voli pindarici ma che si pone l’obiettivo di dare risposte concrete a questione aperte da decenni e mai risolte – conclude Capecchi –, e sulla quale ora la parola passa ai cittadini, alle associazioni e al mondo economico che con le osservazioni potranno ulteriormente arricchire questo strumento prima della approvazione definitiva". Si apre infatti il periodo previsto dalla normativa vigente perché il piano possa essere messo sotto la lente del territorio e della comunità per formulare integrazioni e proposte prima del varo definitivo.