REDAZIONE PISTOIA

Il piano Carta di intenti Tanti i sindaci firmatari

Il documento per fissare alcuni punti cardine di questa dura battaglia .

A margine del convegno è stata firmata dai sindaci delle città segnate dall’amianto la “Carta di intenti di Pistoia“, che ha l’obiettivo di “Consolidare la coalizione della lotta all’amianto, ai tumori e alle malattie professionali“. Il documento è stato sottoscritto dai sindaci Federico Riboldi (Casale Monferrato), Antonio Riviezzi (Broni), Anna Maria Cisint (Monfalcone), Pierluigi Peracchini (La Spezia), Antonio Bonanno (Biancavilla) e Alessandro Tomasi (Pistoia), altri firmeranno nelle prossime settimane.

"Dobbiamo dire grazie all’Anmil – afferma il sindaco Alessandro Tomasi –, che ha messo insieme molti sindaci e molti parlamentari di tutte le estrazioni politiche e soprattutto di quei luoghi dove è stato vissuto il dramma dell’amianto, dove i lavoratori sono stati colpiti con tutto ciò che ha comportato per loro e per le loro famiglie. Noi, per la nostra storia, abbiamo deciso di essere incisivi e attraverso questa carta auspichiamo una collaborazione che intervenga ogni qualvolta il Governo presenta manovre di bilancio o proposte di legge, affinché si possa dire la nostra per tutelare e arricchire i diritti dei lavoratori che sono stati esposti e che si sono ammalati a causa dell’amianto".

L’ultima legge di bilancio – è stato ricordato nel corso del convegno –, con la mobilitazione dei sindaci delle città segnate dall’amianto e il coinvolgimento dei parlamentari del territorio che hanno raccolto le sollecitazioni di Anmil, ha definito sia l’aumento dell’una tantum da 10.000 a 15.000 euro per i malati di mesotelioma per causa familiare o ambientale e l’aumento dal 15% al 17% della prestazione economica a favore dei lavoratori affetti da patologie amianto correlate. Inoltre, nel decreto Milleproroghe sono stati presentati emendamenti per una migliore tutela sanitaria e assistenziale per tutte le vittime dell’amianto e dei tumori professionali.

"La Carta di Pistoia – spiega Emilio Deandri, vicepresidente nazionale Anmil – è un accordo tra la politica e chi si ammala di malattie professionali. L’Italia spesso ha visto ammalarsi e morire lavoratori che sono entrati in contatto con la famosa fibra killer. Tutto questo non è più accettabile, non è giusto per i lavoratori e neppure per le loro famiglie, perché spesso si ammalano di asbestosi e di placche pleuriche anche i familiari dei lavoratori che sono entrati in contatto con l’amianto. La grande svolta che aspettavamo parte da Pistoia, con la firma di questo documento". Tra gli obiettivi che si prefigge la “Carta di Pistoia“ figurano anche l’impegno per il miglioramento delle disposizioni di prevenzione, cura e assistenza dei lavoratori. Il documento – è stato spiegato – è aperto alla collaborazione di professionisti, associazioni, istituzioni e rappresentanti di espressioni politiche.

Patrizio Ceccarelli