Il Pd attacca giunta e Sabella "Che fine ha fatto il bando?"

Il Pd pistoiese va all’attacco sulla vicenda Pistoia Blues, dopo la querelle bando-affidamento. "All’improvvisa notizia di un affidamento diretto fatto proprio all’organizzazione che storicamente si è sempre occupata dell’evento, è seguito ancor più improvviso, dopo solo qualche ora, il nome dei primi artisti che si esibiranno sul palco in piazza Duomo, tra l’altro d’importanza a livello nazionale e con tanto di manifesti già pronti. Strano – ironizzano i dem – perché, solo lunedì, la Giunta ci aveva detto in Commissione di non avere ancora notizie in merito. Inteso che il Pistoia Blues riceveva contributi quando il governo vedeva all’opposizione Fratelli d’Italia ed ora che il colore politico è il medesimo della nostra amministrazione i contributi sono scomparsi – proseguono dal gruppo consiliare Pd, c’è da chiedersi se questa manifestazione desti meno interesse al governo nazionale oppure all’Amministrazione Comunale, considerando i 150mila € tagliati dalla voce della spesa per il Festival Blues. Trovandosi a corto di idee e soldi come già successo per l’ultimo dell’anno, che oltretutto era di competenza della parte Culturale che risulta ancora assente e non dell’Assessore Sabella, quest’ultimo è costretto a correre ai ripari chiedendo aiuto all’esterno e mancando di quell’impronta che ci si aspetterebbe da parte dell’Amministrazione su una manifestazione del genere".

"Tutto questo mentre solo pochi mesi fa, a dicembre, Sabella brandiva lo scettro della composizione di un bando aperto, stabile, pluriennale e trasparente – attaccano dal Partito Democratico –, mentre invece evidentemente lavorava in gran segreto a un Pistoia Blues ridimensionato nelle serate e probabilmente di interesse più contenuto. Si dimostra ancora una volta l’incompetenza di questa Giunta nell’attrarre una qualsiasi forma di turismo in città che possa rinforzare un tessuto socio-economico ormai in decadenza, come invece accade in città vicine a noi come Lucca o Arezzo che nel giro di pochi anni sono riusciti in ciò che per noi sembra difficilissimo. Ringraziamo BluesIn che quantomeno continua a metterci la faccia, cercando in qualche modo di risollevare un evento che poteva assumere caratteristiche di una sagra di paese invece che di uno storico Festival d’importanza internazionale".