ELISA VALENTINI
Cronaca

Il futuro sarà nei piccoli frutti. Il progetto del Comune unico

Il patto con l'Accademia dei Georgofili su ambiente e risorse

Tommaso Braccesi e, in piedi, Giampiero Danti

Cutigliano (Pistoia), 22 ottobre 2016 – Fra i tanti adempimenti burocratici che i Comuni di Abetone e Cutigliano stanno svolgendo in vista dell'entrata in vigore della fusione, dal 1° gennaio 2017, i due enti hanno già cominciato ad elaborare anche un progetto pilota per approfondire alcune linee strategiche per la pianificazione territoriale. In questa impresa non saranno soli. Come riferiscono in una nota i sindaci Giampiero Danti di Abetone e Tommaso Braccesi di Cutigliano, “le due amministrazioni, che si scioglieranno a fine anno per poi ripartire con un Comune unico, hanno stretto un patto con l’Accademia dei Georgofili su comuni tematiche di ordine ambientale”. Precisano poi che, pochi giorni fa, è pervenuta una lettera ufficiale, firmata dal noto climatologo Giampiero Maracchi nella veste di presidente della prestigiosa Accademia fiorentina, per accettare la collaborazione chiesta.

Il percorso iniziò a luglio quando, in palazzo dei Capitani a Cutigliano, si tenne un incontro preliminare a seguito del quale i due Comuni hanno poi concretizzato una proposta di lavoro, quella accolta da Maracchi, in cui si individuano quattro priorità di intervento, anche con l’obiettivo di intercettare fondi europei nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2014/2020. 

“Primo punto, sul quale siamo già partiti con alcune iniziative di coinvolgimento della comunità – spiega Braccesi – ,riguarda i piccoli frutti. Siamo convinti che, proprio come le erbe officinali, possano dar vita a produzioni di filiera sul territorio, anche attraverso progetti per intercettare fondi europei. Abbiamo poi pensato ad un censimento del verde urbano che servirà a capire quali essenze sono presenti all’interno dei borghi, il loro stato di salute, quali sono autoctone e quali no, e quindi identificare le più idonee da inserire in futuro, anche a sostituzione delle piante malate. Per l’ambiente rurale – prosegue Braccesi – approfondiremo le produzioni già in essere, quelle che abbiamo perduto e che possiamo recuperare, spaziando dalla zootecnia ai prodotti agricoli e artigianali fino alla filiera tessile. Crediamo infine che la nascita del nuovo Comune sia l’occasione per una riflessione sull’identità storico-territoriale di questa parte di montagna, sia in termini di tradizioni che di ambiente.

Per ciascun ambito, ci sarà un tavolo operativo che coinvolgerà i soggetti del territorio. Il supporto dell’Accademia dei Georgofili, nella prima fase gratuito, garantirà un approccio tecnico-scientifico”. Intanto l’Accademia ha indicato un gruppo di sei esperti - provenienti dallo stesso istituto, dall’Università di Firenze e dalla Fondazione clima e sostenibilità-che daranno la collaborazione richiesta al nuovo Comune dell’Alta Montagna pistoiese.