Non è successo ieri e forse non succederà nemmeno nella giornata di oggi, ma – come anticipato ieri – l’avventura di Dante Calabria come capo allenatore del Pistoia Basket è arrivata al capolinea. È solo una questione di tempo e di una accordo transattivo da trovare. La frattura fra il coach e il presidente Ron Rowan non è rinsaldabile alla luce della lettera attraverso la quale l’ex tiratore dell’Olimpia Milano sarebbe stato avvisato di un procedimento disciplinare del club nei suoi confronti. Nel provvedimento a Calabria sarebbero addotte mancate presenze al PalaCarrara per gli allenamenti e inadempienze varie che avrebbero costretto la dirigenze biancorossa a trovare un’alternativa per la conduzione tecnica della settimana di allenamenti prima della gara casalinga contro la Reyer Venezia.
Il provvedimento disciplinare al coach è l’ultima pagina di una brutta quanto surreale storia che la Pistoia del basket di certo non si meritava. Siamo passati dai premi come miglior dirigente a Massimo Capecchi e come miglior allenatore a Nicola Brienza nell’anno dei record in Serie A, a questo teatrino stucchevole fatto di ingerenze e polemiche. Il tutto nel giro di qualche mese. Non anni. Dallo screzio del PalaRadi, con il presidente Rowan che rimette in campo il figlio Maverick nel finale della gara contro la Vanoli Cremona sbattendo in diretta tv in un angolo la volontà (opposta) di Calabria, all’assenza di Dante dalla gara contro l’Umana (ufficialmente per un virus), alla lettera-denuncia del sindacato allenatori contro il Rowan-allenatore seguita dalle scuse di Ron, fino all’ultimo episodio di domenica a Masnago, dove ad allenare l’Estra nel primo tempo è stato Tommaso Della Rosa (in pole per la successione): ecco le tappe di una storia paradossale. "Sono decisioni che prendiamo di comune accordo con tutto lo staff", aveva detto Calabria nel post-partita contro Varese. Una dichiarazione di facciata a tutti gli effetti, che nascondeva ben altro fra le sue pieghe. Tensioni e nuovi screzi. Poi siamo arrivati al provvedimento disciplinare e la cronaca è di questi giorni.
Ieri Rowan ha incontrato in città l’agente di Calabria, Massimo Rizzo. Un colloquio voluto da entrambe le parti, per cercare di trovare un punto di intesa e chiudere questa avventura nata fra dubbi e ruoli poco chiari e destinata a finire nel peggiore dei modi quando novembra fa capolino. Lo scontro in atto può trasformarsi in guerra legale, ma questo sembra che non sia la volontà né del proprietario del Pistoia Basket né di Calabria, ieri non presente al PalaCarrara nell’ora di tiro. Così le parti avrebbero trovato una base comune sull’idea di arrivare a un accordo per transare il contratto (valido fino a giugno 2027) fra Dante e il club. Insomma, è inutile continuare a soffiare sul fuoco, a rimandare i problemi ormai palesi sulla gestione tecnica della squadra su cui incide il presidente, meglio dirsi addio e chiarire che gli accordi presi questa estate non possono essere confermati sul campo. Dopo l’addio di Calabria, si potrà pensare a cosa fare dopo della panchina biancorossa. Ma su questo, almeno per ora, meglio soprassedere.
Niccolò Casalsoli