"Si tratta di un provvedimento temporaneo a scopo precauzionale". Così il dirigente scolastico Luca Gaggioli ha commentato la propria decisione di proseguire con il non utilizzo del lato est del giardino della scuola dell’infanzia Bruno Munari di via Cino a Quarrata. A motivare la chiusura di una porzione di giardino, già a fine giugno scorso, è la presenza nel vicinato di una famiglia che per i rumori e le grida dei piccoli avrebbe reagito in modo tale da far temere un possibile rischio per la sicurezza dei bambini.
"I lati più attrezzati per le attività sono quelli a nord e a sud mentre nella porzione che sarà momentaneamente esclusa ci sono le casse per l’orto scolastico – ha spiegato il dirigente – quindi sono poche le limitazioni dal punto di vista della didattica".
Allarmate ovviamente le famiglie dei bambini che frequentano la scuola Munari, di cui una delegazione è stata ricevuta dal dirigente Gaggioli lunedì mattina. "Ho spiegato loro che per ora quel pezzo di giardino - lato est- rimane interdetto finché non ci saranno condizioni di completa sicurezza – ha precisato il preside – Stiamo naturalmente lavorando perché si possa ripristinare prima possibile. La delegazione di genitori ha compreso che ce ne stiamo occupando e ovviamente confida in una soluzione in tempi brevi". I genitori avrebbero anche avanzato dei suggerimenti come quello di mettere delle barriere più solide dove adesso c’è una semplice rete di delimitazione. Gaggioli, che in questi mesi ha fatto tutti i passi legittimi per poter ripristinare le condizioni di sicurezza per i piccoli frequentatori dell’asilo, nei prossimi giorni sarà chiamato a una riunione con l’amministrazione e con i tecnici comunali.
"Verso il fine settimana – ha spiegato il vicesindaco Patrizio Mearelli – saremo in grado di fare delle proposte al preside, vedremo quali verranno ritenute più praticabili". Una soluzione sarebbe qualla di mettere dei pannelli insonorizzanti, o l’installazione di telecamere di sicurezza, fino alla presenza di un carabiniere nei paraggi della scuola. Il sindaco Gabriele Romiti nel frattempo ha provveduto a informare i carabinieri e la polizia municipale, che erano già stati mesi al corrente dal preside della situazione.
Daniela Gori