REDAZIONE PISTOIA

Il campanile di Tobbiana torna all’antico splendore

L’intero paese in festa per l’inaugurazione. Don Cristoforo: "Simbolo. vitale per la comunità"

"Il campanile è il segno dell’identità dell’intera comunità di Tobbiana". Così il parroco di Tobbiana don Cristoforo Dabrowski ha introdotto l’inaugurazione del restauro del campanile di San Michele Arcangelo che è tornato all’antico splendore grazie ad un intervento accuratissimo che ha riguardato il consolidamento della struttura, il ripristino della parte lapidea e anche la sistemazione dell’interno della torre campanaria impianti compresi. Il parroco ha ringraziato gli enti finanziatori: la Fonazione Caript, la Conferenza Episcopale Italiana tramite l’8 per mille e il Comune di Montale tramite la quota degli oneri di urbanizzazione spettante ai luoghi di culto. "Ma il mio grazie va anche ai parrocchiani – ha aggiunto don Cristoforo – per i loro contributi". I lavori eseguiti sono stati illustrati dall’ architetto Gianluca Giovannelli, direttore dei lavori e progettista insieme con l’ingegnere Simone Guidoni. Il saluto della Fondazione Caript è stato portato da Telesforo Bernardi e quello della Diocesi, per conto della Cei, da Lucia Cecchi. E’ intervenuto anche il sindaco di Montale Ferdinando Betti che ha espresso il suo particolare compiacimento anche come residente del paese di Tobbiana. La complessità dell’intervento è emersa nel dettaglio dalla documentazione fotografica e da un suggestivo video realizzato da Daniele Piazzini. Il restauro ha ricevuto l’approvazione della Soprintendenza nella persona dell’architetta Eugenia Valacchi. Le opere edili sono state eseguite dalla ditta Rabuzzi di Pistoia e il restauro lapideo da Lidia Galluzzi. L’impianto campanario è stato messo a posto da Alberto Toninelli, mentre gli impianti elettici sono a cura della ditta Chiti di Prato. Alla fine dell’inaugurazione le campane hanno suonato a festa.

Giacomo Bini