I turisti? Si muovono "Sulle orme dei poeti"

Seconda edizione del libro del docente pistoiese Giovanni Capecchi, che ora sarà tradotto anche in inglese dopo la versione spagnola

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Sta prendendo piede e si diffonde sempre più anche in Italia una evoluzionearricchimento dell’ormai secolare turismo culturale: il turismo letterario, quello cioè che il viaggiatore progetta, prepara e intraprende per andare a scoprire e visitare i luoghi, gli ambienti, i paesaggi dove celebri narratori e poeti non soltanto hanno vissuto o soggiornato, brevemente o a lungo, ma che - direttamente o allusivamente, autentici o inventati - sono anche, al pari dei personaggi in carne e ossa, entrati a far parte integrante e peculiare delle loro creazioni letterarie. Basti pensare, per rimanere in Italia, alla Trieste di Svevo, di Joyce e di Quarantotti Gambini; alla Firenze di Pratolini o alle Langhe di Fenoglio; alla Recanati di Leopardi o alle Cinque Terre di Montale...

Per praticarlo però, questo tipo di turismo, bisogna costruirsi per tempo una ‘guida’ personale spulciando, rileggendo e annotando i libri degli autori amati. Oppure, senza dover ammattire, dotarsi di strumenti già pronti alla bisogna, non essendo sufficienti le carte stradali o le guide. Per fare un esempio: il turista che volesse visitare Pistoia e i suoi dintorni inseguendo le tracce di narratori e poeti ha a disposizione una guida esauriente e ricca di spunti e suggestioni pubblicata nel 2013 "Pistoiainparole – Passeggiate con gli scrittori in città e dintorni" di Claudio Panella e Stefano Tubia, edizioni ETS.

Consapevole della sempre maggiore importanza e del sempre più crescente interesse per la "sfaccettata relazione" che ormai intercorre fra letteratura e turismo, il pistoiese Giovanni Capecchi, associato di letteratura italiana all’università per stranieri di Perugia, nel 2019 ha pubblicato per Pàtron di Bologna "Sulle orme dei poeti – Letteratura, turismo e promozione del

territorio", dove ripercorre i primi viaggi sui luoghi della poesia, i pellegrinaggi di poeti nei luoghi di altri poeti, la forza suggestionale e promozionale che alcuni testi hanno avuto per una località, un paesaggio, un edificio. Non solo: Capecchi si occupa anche, per la prima volta in modo sistematico e dalla prospettiva di un italianista, di discutere e organizzare la vasta produzione di guide letterarie, di raccontare il presente e il futuro dei parchi letterari (l’autore ha fortemente voluto e ora presiede quello di Castello di Cireglio inaugurato l’anno scorso e dedicato al filologo e lessicografo Policarpo Petrocchi) e delle case-museo degli scrittori nonché di fare un bilancio dei festival di approfondimento culturale.

Ebbene "Sulle orme dei poeti" ha avuto così ampia eco e attenzione in Italia e all’estero e così lusinghiero riscontro in libreria che l’editore, a distanza di poco

meno di due anni, ha già sfornato una seconda edizione, ampliata e aggiornata di oltre una trentina di pagine (pp. 209, 20 euro). Non solo: in contemporanea con la riedizione italiana è uscita la versione spagnola grazie all’interessamento di Ilia Galàn, docente di estetica all’università Carlos III di Madrid, mentre è in corso di pubblicazione la versione in inglese per l’editore Brill di Leida (Paesi Bassi).

Ma non è finita qui: nell’ambito di Uniser, l’ente strumentale della Fondazione Caript che si occupa dei progetti legati a formazione, ricerca e innovazione, è stata accolta la proposta del professor Capecchi di aprire un filone di studio e ricerca sul tema "Letteratura, territorio ed economia" e proprio grazie a tale impulso – insieme con l’obiettivo di mettere in rete chi si occupa di queste tematiche - è stato messo a punto un progetto per costituire un Centro internazionale sul turismo letterario, progetto che avrà come capofila proprio l’ateneo perugino dove insegna Capecchi.