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I pistoiesi? Un popolo civile. Sul web si arrabbiano meno degli altri toscani

La città 'perdona' anche i politici. Ecco tutte le curiosità della ricerca di Wired

Social network

Pistoia, 6 marzo 2017 - Arrabbiare, si arrabbiano. Usare i social, li usano. Ma i pistoiesi conservano sempre qualche pudore e si sfogano poco sul web. Almeno così dicono. L’immagine del pistoiese come persona tendente all’ira o addirittura alla violenza, così come ci è stata trasmessa da storie, cronache e aneddoti dal Medioevo a oggi, potrebbe essere rivista. Non è niente, la sua ira da “leone da tastiera”, al confronto di quella degli abitanti di tante altre città, anche vicine.

Questo, almeno, è quanto risulta da una classifica sull’odio sul web pubblicato di recente dalla rivista telematica Wired, che ha analizzato attraverso un’apposita piattaforma on line circa 80 milioni di tweet georeferenziati nelle 110 province italiane e pubblicati nella seconda metà del 2016. I pistoiesi risultano abbastanza “conservatori” da difendere la propria classe politica, abbastanza tolleranti verso gli stranieri e piuttosto attenti a non risultare misogini. Soltanto in parte diverso è l’atteggiamento verso l’omosessualità.

Nella classifica generale il nome di Pistoia compare nella parte medio bassa (ovvero nella zona dei più “tranquilli”): è infatti al 79esimo posto, fra le ultime della Toscana. Una situazione ben diversa da quella dei cugini (non s’offendano) pratesi, primi a livello regionale e così arrabbiati da risultare addirittura sesti a livello nazionale in una graduatoria che vede ai primi tre posti rispettivamente Roma, Milano e Napoli e all’ultimo la siciliana Ragusa. Un primato assoluto, quello dei pratesi, considerando i confini regionali: per trovare nell’elenco stilato dalla piattaforma Voices Analytics un altro comune toscano bisogna scendere fino al 42esimo posto di Siena. Seguono Firenze al 47esimo posto, Pisa al 52esimo e a seguire tutte le altre fino ad arrivare all’83esimo della pacifica Grosseto.

Le cause generali “dell’arrabbiatura” non erano fra gli obiettivi di analisi: i bersagli individuati dalla popolazione locale invece sì, e sono molteplici. E si tratta – lo ripetiamo – soltanto dell’espressione dell’odio tramite social network. In ogni caso, fra i pistoiesi, anche in questo periodo, il rancore verso la classe politica sembra essere basso, sicuramente sotto la media nazionale: 100esimo posto su 110 totali. L’atteggiamento degli uomini verso le donne, collocherebbe invece la nostra città al 44esimo posto. Siamo dunque più misogini della media, più di altri vicini come per esempio i fiorentini (58esimo posto). Nella classifica della xenofobia aperta da Roma e chiusa dalle sarde Carbonia-Iglesias e Oristano, siamo invece più in basso (cioè meno arrabbiati): 68esimo posto. I pistoiesi non sono omofobi: la provincia è al 91esimo posto, mentre Firenze, 11esimo posto, è fra le prime in Italia.