I giovani e il volontariato. Fra scelte, idee e progetti

Il punto oggi nell’evento Cesvot per fotografare il terzo settore pistoiese. La sinergia con gli alunni di scienze umane del liceo ’Niccolò Forteguerri’ .

I giovani e il volontariato. Fra scelte, idee e progetti

I giovani e il volontariato. Fra scelte, idee e progetti

Occhi puntati sul mondo del volontariato e sulle opportunità per i giovani. Il punto in una giornata dedicata allo "stato di salute del terzo settore nella provincia di Pistoia", oggi dalle 9.30 nella sala sezione soci Coop su iniziativa della delegazione Cesvot. Porteranno i loro saluti Silvia Bini, presidente delegazione Cesvot, Luca Marmo presidente Provincia di Pistoia, Alessandro Tomasi sindaco di Pistoia, Paola Bellandi consigliera di amministrazione Fondazione Caript, Luca Traversari presidente della Consulta del Volontariato, Marco Leporatti presidente sezione soci Coop. Andrea Salvini, professore di sociologia generale del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa farà una fotografia del terzo settore analizzando – spiega una nota – struttura e bisogni del volontariato associato e del volontariato non associato sul territorio. Nella provincia di Pistoia ci sono 893 enti del terzo settore, di cui 267 organizzazioni di volontariato, 449 associazioni di promozione sociale, 57 cooperative, 92 onlus e 28 altre associazioni. Seguirà la tavola rotonda "Giovani e volontariato", moderata da Matteo Pepe, vicepresidente vicario delegazione Cesvot. Parteciperanno Nicolò Di Bernardo esperto di Sociolab, coordinatore del progetto "Giovani e volontariato", Mauro Moretti rappresentante dei volontari che hanno seguito il progetto, Mariangela Picone docente al liceo Forteguerri.

Gli alunni dalle classi di scienze umane presenteranno le loro proposte per creare associazioni a misura di giovani (video a cura di Duccio Burberi), nate da un percorso di ascolto fatto a scuola volto a capire quali sono gli ostacoli e le preoccupazioni dei giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del volontariato e idee e suggerimenti perché lo facciano anche volentieri. "Giovani e volontariato: parliamo sempre di loro ma mai con loro. In questo caso abbiamo voluto renderli protagonisti mettendoli al centro di un percorso per capire come essere un’associazione più inclusiva" commenta Silvia Bini.

"Credo che il percorso sul volontariato realizzato da Cesvot e Sociolab con le classi del Liceo Forteguerri abbia significato questo: l’educazione oggi non è mera trasmissione di nozioni, essa richiede ciò che nessun manuale può insegnare – sottolinea la professoressa Mariangela Picone, referente del progetto - L’educazione deve contribuire all’auto-formazione della persona: apprendere e assumere la condizione umana, insegnare a diventare cittadino. Un cittadino si definisce attraverso la solidarietà e la responsabilità verso il prossimo, ed è quello che i nostri ragazzi hanno imparato da questa esperienza".

Al centro, domande chiave. "Quali sono le barriere di accesso al mondo del volontariato per le nuove generazioni? E quali sono invece le condizioni che garantirebbero un’esperienza piacevole?". "Su questi interrogativi si è mossa la sinergia con le ragazze e ai ragazzi delle due classi del liceo Forteguerri, con attività laboratoriali pensate per esplorare insieme problemi e immaginare soluzioni per un volontariato fatto volentieri: un ‘volontariato". ha specificato spiega Sociolab.