"I campi e i vivai sott’acqua Vedremo i danni a primavera"

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"Quantificare i danni adesso è praticamente impossibile: se questa alluvione avrà fatto male alle piante lo sapremo soltanto fra marzo ed aprile". Di fronte ai disagi ed agli allagamenti, il presidente di Confagricoltura Pistoia Andrea Zelari non può far altro che usare parole caute per commentare gli oltre cento millimetri d’acqua caduti in città e nella Piana in circa otto ore giovedì scorso. "Di sicuro non sono momenti facili per il nostro settore – dice Zelari – dopo mesi di siccità adesso c’è da fare i conti con questa alluvione. Eventuali danni non si stimano adesso, ma a primavera quando si vedrà se il colletto della pianta è marcito ed allora muore. Del resto abbiamo impiantato da poco e se non sbocceranno a primavera sapremo che sarà dipeso da questo evento eccezionale. A livello di mezzi o infrastrutture non si segnalano danni, purtroppo invece c’è da fare i conti con lo stato di via Pratese che, giovedì, per attraversarla ci voleva la gondola: lì si affacciano tanti vivai e questa strada sta diventando un grosso problema anche all’asciutto visto che è in condizioni indegne". Preoccupazione arriva anche da Cia Toscana Centro. "La situazione è critica – aggiunge Alessandro Fantozzi, agricoltore di Monsummano – gli ortaggi sono tutti da buttare, non si raccoglierà niente. Ed anche il fieno è allagato e completamente inutilizzabile. Si sono salvate le stalle (ovini, caprini e bovini) grazie a lavori che avevo fatto in estate per prevenire situazioni come queste". Anche dal fronte vivaistico, il monitoraggio è costante. "I danni maggiori sono stati per le aziende che hanno piante in piccoli vasi – ammette Lisa Trinci, florovivaista – sono allagati e destinati a marcire. Ci sono intere coltivazioni sott’acqua in alcune zone del territorio, altre hanno subito danni minori".

S.M.