"Ho studiato da perito elettrico e faccio il ristoratore Ho scelto seguendo le mie passioni e lo rifarei"

Luca Fabbri, 42 anni, è il titolare dell’Osteria Can Bianco "Per vincere serve la squadra"

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Uscito da scuola come perito elettrico, ha ben presto capito che la sua vocazione professionale era altrove. Luca Fabbri, 42enne pistoiese, dopo gli studio all’Iti di Pistoia ed alcuni anni da elettricista, ha scelto di puntare per la sua carriera lavorativa sulla ristorazione. Una situazione che, 15 anni dopo, ha pagato i tanti sforzi profusi nelle sue attività. Luca adesso è titolare dell’Osteria Can Bianco nell’omonima via di Pistoia, ma il suo percorso ha preso le mosse molto prima.

Come ha iniziato il lavoro?

"Ho aperto un pub a Pistoia 15 anni fa, si chiamava ’La bottega dell’arte’ in piazza degli Ortaggi. E’ stata una scelta di passione: non volevo fare l’elettricista e ho preferito buttarmi in qualcosa che mi appassionasse. Ho pensato ‘se non a 20 anni, quando?’. Così è stato".

Rifarebbe quella scelta?

"Certamente. Da lì è partito un bel percorso lavorativo che mi ha portato, nel 2019, ad aprire la nostra bella osteria. Purtroppo c’è stato il Covid ma sappiamo che è una fase: passerà e noi saremo carichi per accogliere i clienti nel migliore dei modi. Il lavoro, però, mi piace e mi è sempre piaciuto".

In cosa consiste il suo lavoro di titolare?

"Al ristorante io sono un cameriere, accolgo i clienti nel migliore dei modi. Questo è il mio lavoro: far star bene il cliente, far godere la serata, altrimenti starebbe meglio a casa propria. Quindi cerco di curare il servizio nei migliori dei modi".

Poi però c’è il cibo preparato dallo chef, dalla squadra... "Certo: parte del mio lavoro consiste anche nel formare uno staff valido, mettere le persone giuste al posto giusto. Il servizio di alto livello lo si fa con una bella squadra".

Che tipo di persone cerca da inserire nel suo staff?

"Soprattutto persone dotate di un bel sorriso e di un’indole accogliente. La tecnica e la professionalità si insegna e si impara sul campo ma serve prima di tutto un bel sorriso coi clienti e coi colleghi".

Che consiglio darebbe ad un giovane che vuole iniziare la carriera di ristoratore?

"Di dedicarsi prima anima e corpo allo studio. Se uno, dopo un’attenta analisi, è convinto di questa scelta... allora il mio consiglio di provarci".