Green pass e nazismo, l'assessore si scusa. "E ora vada a fare il volontario in un hub"

Il sindaco Tomasi prende le distanze dalle affermazioni di Bartolomei che, dopo ore di polemiche, decide di chiedere scusa a tutti

Il sindaco Alessandro Tomasi insieme ad Anna Maria Celesti

Il sindaco Alessandro Tomasi insieme ad Anna Maria Celesti

Pistoia, 16 gennaio 2022 - "Chiedo scusa per le affermazioni che ho scritto in un commento social paragonando le misure in vigore al nazismo. Ho già presentato le mie scuse al sindaco, alla giunta e ai consiglieri di maggioranza e intendo, con queste righe, presentarle a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle mie parole. Sicuramente non avrei dovuto usare quel termine di paragone". Sono arrivate dopo ore di polemiche e accuse, le scuse dell’assessore della Lega, Alessio Bartolomei, a seguito del commento facebook che ha lasciato sotto un post di una docente pistoiese che sottolineava come ai non vaccinati non siano concesse numerose attività sociali. Un post che ha indignato le minoranze in consiglio comunale che ieri, nella prima mattinata, hanno chiesto pubblicamente al sindaco Alessandro Tomasi, una presa di posizione della giunta e allo stesso Bartolomei di dimettersi e alla giunta di prendere una posizione netta.

L'assessore Bartolomei
L'assessore Bartolomei

Se però le dimissioni, almeno fino a ieri, non sono arrivate, non si sono nascosti dietro al silenzio sia il sindaco Tomasi che la vicesindaco Anna Maria Celesti, non risparmiando, tra l’altro, all’assessore della loro giunta una dura lavata di capo. "All’assessore Alessio Bartolomei, che ha scritto un commento inaccettabile sulla situazione che stiamo attraversando, consiglio di andare a fare volontariato al centro vaccinale – ha tuonato il primo cittadino nel tardo pomeriggio di ieri – Ritengo infatti grave il richiamo al nazismo e ritengo altrettanto grave che un esponente delle istituzioni stia sui social ad inasprire l’attuale clima alimentando le divisioni. In tutto questo periodo ho sempre sostenuto il lavoro immane svolto dagli operatori sanitari e da tutto il mondo del volontariato e del terzo settore. Ho potuto toccare con mano la situazione devastante vissuta dagli ospedali, visto che proprio in casa ho una persona che per molti mesi, da marzo 2020 in poi, è stata impegnata nei reparti Covid. La mia Amministrazione è in prima linea a combattere la pandemia e non c’è dubbio da quale parte stiano questo Comune e questa giunta".

La stessa vicesindaco e presidente della Società della Salute pistoiese ha ricordato l’estremo impegno profuso dall’ente per contrastare la pandemia in questi terribili anni. "Parlano per me i fatti – ha spiegato in una nota Celesti –. Pur rispettando la libertà delle singole persone, non essendoci l’obbligo vaccinale, mi assumo sempre la responsabilità delle mie azioni e sono convinta che vaccinarsi sia prima di tutto un dovere morale e civico, e tutta la mia azione politica e professionale in questi venti mesi è stata rivolta a combattere il covid 19 per quanto era nelle possibilità della SdS e nelle mie. Abbiamo cercato come SdS pistoiese, di non far mai mancare la presenza e le azioni possibili a supporto di tutti gli operatori sanitari, non solo delle nostre strutture ospedaliere, sostenendo anche in prima persona l’apertura di 72 posti di cure intermedie al Ceppo, ma anche a tutti gli operatori del territorio e di tutte le associazioni di volontari e del terzo settore senza i quali non avremmo potuto rispondere ai bisogni dei cittadini". Intanto anche la Lega ha preso le distanze. "Le affermazioni di Bartolomei sono fuori luogo e gravi, sia nel contenuto che nella forma, e, come Lega, ne prendiamo le distanze e ci dissociamo totalmente da quanto da lui dichiarato – commentano il commissario provinciale, Sonia Pira e il deputato e commissario regionale del partito, Mario Lolini – Come segreteria provinciale e regionale prenderemo dei provvedimenti a riguardo".