lucia agati
Cronaca

Tanto preziose quanto 'invisibili': l'indispensabile ruolo delle casalinghe

Oggi, in occasione della Giornata internazionale del lavoro invisibile, il Moica presieduto da Annamaria Michelon Palchetti dedica una giornata alle 'donne di casa' con un convegno a Palazzo di Giano

Annamaria Michelon Palchetti (Luca Castellani/Fotocastellani)

Pistoia, 7 aprile 2015 - «Nulla è piccolo e insignificante. Gli altri potranno anche passarti accanto e non capire le tue motivazioni e i tuoi sforzi. Potranno talvolta abbandonarti e lasciarti sola o potranno anche commiserarti. Intanto verrà il mattino e la tela irrorata dalle tue lacrime sembrerà un gioiello. Gioiello è la vita regalata agli altri». Così Suor Delfina, indimenticabile guida delle Crocifissine a Pistoia e instancabile maestra al doposcuola per centinaia di bambini pistoiesi, per i quali preparava, ogni giorno, anche il sugo, descriveva l’impegno di una donna, di tutte le donne, che vivono nella dimensione del «lavoro invisibile».

Era la sua riflessione per un piccolo, prezioso libro, «Invisibili», che sei anni fa la sezione di Pistoia del Movimento italiano casalinghe pubblicò per celebrare i vent’anni di attività. E sono ormai ventisei anni che il Moica di Pistoia, sotto la guida di Annamaria Michelon Palchetti, che è anche la vicepresidente nazionale del movimento, conduce una non facile battaglia per ottenere il riconoscimento del lavoro casalingo anche attraverso indennità previdenziali, soffermandosi con vigore sulle condizioni di vera e propria povertà delle casalinghe vedove.

«Il lavoro familiare – sottolinea Michelon Palchetti – è poco considerato, dato per scontato, mai remunerato, sebbene tanto prezioso per il benessere della famiglia e della società. La stessa attività costituisce un vero e proprio lavoro, anche ben remunerato, quando è svolto per terzi, mentre appare invisibile quando è fatto, gratuitamente, a favore dei propri familiari». La presidente richiama, oltre ai pronunciamenti della Corte Costituzionale in proposito, anche la Cassazione (2005), che ha affermato che «costituisce ormai patrimonio della giurisprudenza il principio secondo cui la casalinga, benchè non percepisca reddito monetizzato, svolge un’attività suscettibile di valutazione economica».

Le casalinghe, attraverso la presidente nazionale Tina Leonzi, nell’ottobre scorso hanno scritto anche al presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo considerazione per i quasi cinque milioni di donne che svolgono «lavoro di cura non retribuito derivante dalle responsabilità familiari». Intanto Pistoia (che fu la prima in Italia nel 2007) celebra oggi la Giornata internazionale del lavoro invisibile. L’iniziativa è promossa con la Casa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia e con il Cesvot, in collaborazione con la Diocesi, la Misericordia di Pistoia e Guercini.

Si svolge nella sala Maggiore del palazzo comunale di Pistoia, in piazza del Duomo. Alle 16, dopo i saluti delle autorità, Anna Maria Michelon Palchetti parlerà della Giornata, seguita dall’intervento di Elena Testaferrata: «Vediamoci al museo» e dalla presentazione del libro di Paolo Peri: «Strumenti di lavoro per ricamo e cucito. XVIII-XX secolo», a cura dell’autore. Conclusioni di Piera Campagni Petracchi e Renzo Innocenti. Alle 18 visita al Museo del Ricamo.