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Gema entra all’ex Balducci "Crediamo nel progetto"

Già alla fine del 2020 l’azienda di allestimenti di veicoli commerciali aveva messo gli occhi sulla grande struttura. Investimento di 7 milioni

Gema, azienda fiorentina che crea allestimenti speciali per veicoli commerciali, ha recentemente acquistato l’ex calzaturificio Balducci per crearvi una propria sede, dove troveranno lavoro oltre cento dipendenti. L’azienda è nata nel 2010, quando Alessandro Lulli, imprenditore nel settore dell’utensileria, e Giancarlo Camellini, manager con esperienza nella gestione di flotte aziendali, si sono uniti per dare vita appunto a Gema, start-up che utilizza l’estruso di alluminio come materiale base nel realizzare allestimenti di autoveicoli. A loro si è poi unito Lorenzo Rossi, portatore di importanti esperienze sui mercati esteri.

A tracciare un quadro completo di questa azienda toscana di rilievo era già stato a fine 2020 il periodico "Il Mondo dei Trasporti", il primo ad anticipare l’interesse di Gema per l’acquisizione dell’ex Balducci, dove sposterà il proprio quartier generale in 13mila mq coperti, con un enorme piazzale di 40mila mq. L’investimento per l’immobile è stato di 4,6 milioni di euro e ulteriori 2 milioni sono impiegati per la ristrutturazione e la personalizzazione della nuova sede, cui si aggiungono investimenti sui macchinari.

"Rispetto all’attuale sede di Campi Bisenzio – ha spiegato l’amministratore delegato a Il Mondo dei Trasporti – triplicheremo la produttività: nell’attuale sede continueremo a soddisfare le richieste del mercato domestico. La capacità produttiva sarà quasi quintuplicata. Il piano industriale prevede l’inserimento di 109 risorse umane aggiuntive, 55 delle quali saranno assunte nel 2021. A Pieve a Nievole saranno trasferiti uffici, ricerca, sviluppo e montaggio"

"Da ragazzi – ha aggiunto Lulli – un po’ tutti abbiamo indossato le scarpe Balducci. La fabbrica è ferma dal 2016 e ora grazie a Gema potrà riprendere l’attività".

Lulli già nel 2018 incontrò la proprietà, chiedendo il supporto degli istituti di credito. "Ci crediamo fortemente – ha detto – sia perché tutti gli indici economici confermano la netta ripresa del mercato nel 2021, sia perché abbiamo già ordini importanti per il prossimo anno, sia considerando la posizione strategica: siamo a una manciata di chilometri dal porto di Livorno, crocevia dei principali costruttori di veicoli commerciali. Abbiamo chiuso il 2020 con un fatturato in crescita del 50%, passando da 4 a 6 milioni di euro: considerando l’attuale portafoglio ordini, nel 2021 prevediamo di raggiungere i 14 milioni".

Per Pieve a Nievole e tutta la Valdinievole è sicuramente un’ottima notizia dopo un lungo periodo in cui si parlava solo o quasi di aziende che invece compivano il percorso inverso: lasciare questo territorio e prendere altre destinazioni, magari verso Paesi con bassissimo costo di manodopera.

Marco A. Innocenti